Raduno di Roncegno: 1° Giorno, Venerdì
Il gruppo organizzatore è partito alle prime ore dell’alba per allestire la struttura e facilitare l’arrivo del gruppone pomeridiano con apposite segnalazioni lungo il percorso.
Alle 15.00 i più si sono dati appuntamento al parcheggio della Sezione per fare il viaggio assieme e dare modo agli sprovvisti di mezzi locomotori di avere un passaggio sotto la vigile direzione geo-stradale del pilota Ferrari, giunto in tenuta balneare (e a detta di alcuni anche un po’ portuale).
Verso le 17.30 la carovana è giunta senza intoppi a Villa Flora, sede del raduno.
Altri sono arrivati a propria discrezione, o nel primo pomeriggio o in tarda serata (ogni riferimento a Triches e famiglia è puramente casuale), comunque senza difficoltà. Il fatto che nessuno si sia perso è già un primo trionfo…
Al momento dell’arrivo il comitato ricevimento composto dall’affiatato duo stempiato Marton-Muriotto si è giustamente fatto saldare il conto del vitto-alloggio e ha consegnato ai partecipanti il materiale composto da:
- cartellina nominativa con tanto di programma raduno (poi modificato)
- circolare num. 1 (assolutamente facoltativa vista la poca consistenza dei contenuti)
- pettorina atletica (solo per gli OTP)
- chiavi della camera con assegnazione del suo responsabile
- polo color Conto Zucca (blu notte per rappresentanti del Consiglio sezionale) firmata AIA Mestre e sponsorizzata dal MESSICANO di Mogliano V.to, sede ufficiale dei nostri ritiri eno-gastronomici.
Qualche veloce scambio di battute e poi il gruppo si è dissolto rapidamente sparpagliandosi per i vari bar del luogo, la cui apertura stagionale è stata prorogata proprio per la nostra venuta!
Dopo l’aperitivo di rito il primo appuntamento è stato per il consueto saluto del Presidente De Gaspari nell’accogliente sala conferenze dell’albergo. Poche parole (per fortuna), quelle del nostro Presidente operaio, che ha ringraziato i partecipanti della presenza, ha informato la platea del fiocco rosa in casa Giacomin (complimenti Luca!) e ha augurato a tutti un piacevole raduno. L’epilogo del discorso giungeva nel momento dell’ingresso in aula del gruppo calcio a…utosupermarket, in coda al quale spiccava, non certo per beltà, Biagio Carbone, il cui vestiario alquanto opinabile sanciva perentoriamente lo scioglimento dell’assemblea.
L’incalzante appetito ha a quel punto innescato la volata verso il refettorio, ampio e ben disposto, con una tavolata centrale adibita a buffet di verdure e una zona self service (parziale) per primi e secondi piatti.
I nostri hanno dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, di gradire la buona e soprattutto abbondante cucina, anche questo indice di apprezzamento per il servizio offertoci.
Dopo cena, verso le 21.30, sono iniziati i colloqui per i ragazzi dell’organo tecnico periferico. Presidente e Designatore Cannizzaro, che ha rinnovato con grande piacere l’incarico (e ciò lo si denota dai bottoni della camicia che a stento trattengono il suo entusiasmo), hanno interloquito coi propri giovani in organico relativamente alle prospettive della stagione e alla loro futuribilità all’interno dell’associazione. La strategia è stata quella di garantire loro grande disponibilità ma nel contempo si è cercato di esigere dagli stessi un certo impegno vista l’importanza che riveste il nostro ruolo dentro e fuori dal rettangolo verde (leit motiv dell’intero raduno). Un dialogo chiaro e preciso che è piaciuto ed ha trasmesso ancora più voglia di arbitrare.
Mentre venivano ultimati i colloqui il gruppo esente decideva il programma notturno.
Nei piani superiori si consumavano scene da panico e l’attesa per l’uscita diveniva straziante allorché il “terroncino” Pezzaniti (poi ribattezzato Antonio) ignorava in che modo erano stati custoditi i suoi occhiali (è stato quindi necessario spiegarglielo perché da solo non ci sarebbe arrivato).
La strada si è biforcata: alcuni hanno preferito restare in loco ed arricchire le tasche dell’oste di turno (l’unico che c’era in pratica), altri invece si sono diretti nel “vicino” (l’aggettivo dipende dal mezzo con cui lo si raggiunge, soprattutto al ritorno) centro di Borgo. L’analisi si concentrerà su quest’ultima soluzione, per mancanza di testimonianze relative alla prima.
Come nelle partite di calcio anche nei locali il pubblico vuole la sua parte e così non è mancato un po’ di spettacolo. Dopo un difficile dialogo con la cameriera (per carità, la musica era alta, però…) al tavolo vengono servite due giraffe di birra da 3,5 l l’una, evaporate in breve tempo. Tra un giro aggiuntivo di bionde, una sigaretta e qualche brindisi ben auspicante per la nuova stagione, il PR ufficiale dell’AIA Mestre (a cui garantiamo l’anonimato per un leggero conflitto di interessi) decide che è il momento di passare all’azione e intrattiene una spaesata fanciulla con i suoi argomenti glamour, portandola addirittura al nostro tavolo. Il livello di adrenalina sale, così come quello dell’alcool (i maliziosi interrompano subito i loro pensieri). Si decide allora di cambiare destinazione e si esce dal locale.
Trovandosi in grossa difficoltà con la propria vescica, un ebbro Basato concede uno dei pezzi migliori del suo, purtroppo limitato, repertorio scatenando il proprio istinto orinale sul pneumatico sportivo dell’Alfa GT del sempre più preso di mira Pezzaniti. E qui l’apoteosi!
Il proseguo della serata, passibile di radiazione, è vietato ai minori quindi verrà tramandato solo oralmente (magari da Riccardo Marzano visto che era l’unico sobrio della compagnia).
> Indice Raduno
> 2° Giorno, SABATO
> 3° Giorno, DOMENICA
Alle 15.00 i più si sono dati appuntamento al parcheggio della Sezione per fare il viaggio assieme e dare modo agli sprovvisti di mezzi locomotori di avere un passaggio sotto la vigile direzione geo-stradale del pilota Ferrari, giunto in tenuta balneare (e a detta di alcuni anche un po’ portuale).
Verso le 17.30 la carovana è giunta senza intoppi a Villa Flora, sede del raduno.
Altri sono arrivati a propria discrezione, o nel primo pomeriggio o in tarda serata (ogni riferimento a Triches e famiglia è puramente casuale), comunque senza difficoltà. Il fatto che nessuno si sia perso è già un primo trionfo…
Al momento dell’arrivo il comitato ricevimento composto dall’affiatato duo stempiato Marton-Muriotto si è giustamente fatto saldare il conto del vitto-alloggio e ha consegnato ai partecipanti il materiale composto da:
- cartellina nominativa con tanto di programma raduno (poi modificato)
- circolare num. 1 (assolutamente facoltativa vista la poca consistenza dei contenuti)
- pettorina atletica (solo per gli OTP)
- chiavi della camera con assegnazione del suo responsabile
- polo color Conto Zucca (blu notte per rappresentanti del Consiglio sezionale) firmata AIA Mestre e sponsorizzata dal MESSICANO di Mogliano V.to, sede ufficiale dei nostri ritiri eno-gastronomici.
Qualche veloce scambio di battute e poi il gruppo si è dissolto rapidamente sparpagliandosi per i vari bar del luogo, la cui apertura stagionale è stata prorogata proprio per la nostra venuta!
Dopo l’aperitivo di rito il primo appuntamento è stato per il consueto saluto del Presidente De Gaspari nell’accogliente sala conferenze dell’albergo. Poche parole (per fortuna), quelle del nostro Presidente operaio, che ha ringraziato i partecipanti della presenza, ha informato la platea del fiocco rosa in casa Giacomin (complimenti Luca!) e ha augurato a tutti un piacevole raduno. L’epilogo del discorso giungeva nel momento dell’ingresso in aula del gruppo calcio a…utosupermarket, in coda al quale spiccava, non certo per beltà, Biagio Carbone, il cui vestiario alquanto opinabile sanciva perentoriamente lo scioglimento dell’assemblea.
L’incalzante appetito ha a quel punto innescato la volata verso il refettorio, ampio e ben disposto, con una tavolata centrale adibita a buffet di verdure e una zona self service (parziale) per primi e secondi piatti.
I nostri hanno dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, di gradire la buona e soprattutto abbondante cucina, anche questo indice di apprezzamento per il servizio offertoci.
Dopo cena, verso le 21.30, sono iniziati i colloqui per i ragazzi dell’organo tecnico periferico. Presidente e Designatore Cannizzaro, che ha rinnovato con grande piacere l’incarico (e ciò lo si denota dai bottoni della camicia che a stento trattengono il suo entusiasmo), hanno interloquito coi propri giovani in organico relativamente alle prospettive della stagione e alla loro futuribilità all’interno dell’associazione. La strategia è stata quella di garantire loro grande disponibilità ma nel contempo si è cercato di esigere dagli stessi un certo impegno vista l’importanza che riveste il nostro ruolo dentro e fuori dal rettangolo verde (leit motiv dell’intero raduno). Un dialogo chiaro e preciso che è piaciuto ed ha trasmesso ancora più voglia di arbitrare.
Mentre venivano ultimati i colloqui il gruppo esente decideva il programma notturno.
Nei piani superiori si consumavano scene da panico e l’attesa per l’uscita diveniva straziante allorché il “terroncino” Pezzaniti (poi ribattezzato Antonio) ignorava in che modo erano stati custoditi i suoi occhiali (è stato quindi necessario spiegarglielo perché da solo non ci sarebbe arrivato).
La strada si è biforcata: alcuni hanno preferito restare in loco ed arricchire le tasche dell’oste di turno (l’unico che c’era in pratica), altri invece si sono diretti nel “vicino” (l’aggettivo dipende dal mezzo con cui lo si raggiunge, soprattutto al ritorno) centro di Borgo. L’analisi si concentrerà su quest’ultima soluzione, per mancanza di testimonianze relative alla prima.
Come nelle partite di calcio anche nei locali il pubblico vuole la sua parte e così non è mancato un po’ di spettacolo. Dopo un difficile dialogo con la cameriera (per carità, la musica era alta, però…) al tavolo vengono servite due giraffe di birra da 3,5 l l’una, evaporate in breve tempo. Tra un giro aggiuntivo di bionde, una sigaretta e qualche brindisi ben auspicante per la nuova stagione, il PR ufficiale dell’AIA Mestre (a cui garantiamo l’anonimato per un leggero conflitto di interessi) decide che è il momento di passare all’azione e intrattiene una spaesata fanciulla con i suoi argomenti glamour, portandola addirittura al nostro tavolo. Il livello di adrenalina sale, così come quello dell’alcool (i maliziosi interrompano subito i loro pensieri). Si decide allora di cambiare destinazione e si esce dal locale.
Trovandosi in grossa difficoltà con la propria vescica, un ebbro Basato concede uno dei pezzi migliori del suo, purtroppo limitato, repertorio scatenando il proprio istinto orinale sul pneumatico sportivo dell’Alfa GT del sempre più preso di mira Pezzaniti. E qui l’apoteosi!
Il proseguo della serata, passibile di radiazione, è vietato ai minori quindi verrà tramandato solo oralmente (magari da Riccardo Marzano visto che era l’unico sobrio della compagnia).
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> 2° Giorno, SABATO
> 3° Giorno, DOMENICA