La visita del Presidente C.R.A. Dino Tommasi: presentati 15 nuovi Arbitri
La chiusura dell’anno a Mestre si conclude da prassi con la presentazione dei nuovi arbitri. Anche nel 2016 questo rito è stato rispettato e a 14 giovani fischietti è stato consegnato l’attestato di superamento dell’esame in occasione dell’ultima riunione tecnica dell’anno solare. Una riunione speciale quella di lunedì 12 dicembre 2016, perché al cospetto di una platea gremita da associati e familiari, è stata anche “la prima volta” del neo Presidente Regionale Dino Tommasi nella Sezione di Mestre. Accompagnato dai componenti Simone Schiavo ed Alessandro Bianco, Tommasi si immerso nel cuore dell’associazionismo mestrino ricordando esperienze passate con amici/colleghi presenti in aula e rimarcando con velata nostalgia quanto il campo sia “la cosa più bella del mondo” per un arbitro. Passando dall’altra parte della barricata, avendo appeso il fischietto solo la passata stagione, Dino ha anche sottolineato quanto sia fondamentale il divertimento nell’arbitraggio perché la passione è requisito basilare della nostra attività. Prima di passare al lato tecnico Tommasi si è brevemente soffermato su un “inciso associativo” in cui ha ribadito il concetto di “unità regionale” con l’obiettivo prefissatosi ad inizio stagione di ricreare un “Veneto unito con sezioni unite” e questo spirito deve animare ogni singolo associato.
Al centro del suo discorso il neo Presidente ha voluto però mettere la parte tecnica sotto forma di “parlare di calcio” per trasmettere i fondamenti di questo sport soprattutto ai più giovani. La Sezione è la casa dove si dovrebbe costruire questo dialogo attraverso un confronto che non sia solo la mera proiezione di slide o filmati, ma vada oltre e permetta la crescita. Altro luogo dove sviluppare le proprie capacità è senza dubbio il campo di atletica perché quello tra arbitro e atleta è un connubio quasi scontato. E per un dirigente come Dino la valutazione dei test atletici è la prova della “fame” di un arbitro. Attraverso il confronto in aula e l’allenamento in campo viene quindi naturale parlare di aspetto tattico che si traduce nello spostamento sul terreno di gioco e nel quale prevalgono ancora oggi i concetti di “diagonale” e visuale aperta per avere la maggior parte delle situazioni sotto il proprio controllo.
L’aspetto atletico/tattico è solo uno dei tanti tasselli che fanno “rispettare” un arbitro. L’approccio alla gara è uno di questo e si manifesta principalmente con la propria personalità, trasmessa con naturalezza, facendosi accettare dando rispetto. In quest’ottica diventa importantissima la lettura della gara, non trascurando alcun dettaglio e non lasciandosi tentare dalla ”pigrizia, il tarlo più grande dell’arbitro”.
Al comportamentale segue affiancandosi il lato squisitamente tecnico, il pane del calcio, che trova nella sensibilità tecnica di un arbitro la chiave per mantenere un equilibrio nelle valutazioni e per agevolare la prevenzione in campo.
L’elemento preventivo trova poi applicazione nell’aspetto disciplinare che diventa un “atto dovuto” se tutti i precedenti requisiti vengono rispettati.
Tommasi si è poi congedato riproponendo quanto espresso in apertura con l’esortazione a “divertirsi”. Al discorso a libro aperto del Presidente hanno fatto seguito quelle del componente Simone Schiavo che ha invitato ad “essere arbitri tutti i giorni e non solo quando si ha addosso la divisa” e del componente “di casa” Alessandro Bianco che ha qualificato la sua esperienza al CRA come un “insegnamento” da riproporre un domani quando tornerà alla base mestrina.
In chiusura di serata il Presidente di Mestre Muriotto, dopo aver omaggiato gli ospiti e augurato a tutti buone festività natalizie, ha consegnato l’attestato ai 14 nuovi arbitri che sono: Daniel Ahmad, Alessandro Bampa, Nicola Barbiero, Pietro Ferrazzi, Raffaele Fiorillo, Leonardo Francescone, Ambra Medici, Carlo Nordio, Francesco Pasqualin, Ion Pavalache, Alessio Peltrera, Giuseppe Piccirillo, Guglielmo Pozzi, Ivano Sciallero, Paolo Zanotto.
Al centro del suo discorso il neo Presidente ha voluto però mettere la parte tecnica sotto forma di “parlare di calcio” per trasmettere i fondamenti di questo sport soprattutto ai più giovani. La Sezione è la casa dove si dovrebbe costruire questo dialogo attraverso un confronto che non sia solo la mera proiezione di slide o filmati, ma vada oltre e permetta la crescita. Altro luogo dove sviluppare le proprie capacità è senza dubbio il campo di atletica perché quello tra arbitro e atleta è un connubio quasi scontato. E per un dirigente come Dino la valutazione dei test atletici è la prova della “fame” di un arbitro. Attraverso il confronto in aula e l’allenamento in campo viene quindi naturale parlare di aspetto tattico che si traduce nello spostamento sul terreno di gioco e nel quale prevalgono ancora oggi i concetti di “diagonale” e visuale aperta per avere la maggior parte delle situazioni sotto il proprio controllo.
L’aspetto atletico/tattico è solo uno dei tanti tasselli che fanno “rispettare” un arbitro. L’approccio alla gara è uno di questo e si manifesta principalmente con la propria personalità, trasmessa con naturalezza, facendosi accettare dando rispetto. In quest’ottica diventa importantissima la lettura della gara, non trascurando alcun dettaglio e non lasciandosi tentare dalla ”pigrizia, il tarlo più grande dell’arbitro”.
Al comportamentale segue affiancandosi il lato squisitamente tecnico, il pane del calcio, che trova nella sensibilità tecnica di un arbitro la chiave per mantenere un equilibrio nelle valutazioni e per agevolare la prevenzione in campo.
L’elemento preventivo trova poi applicazione nell’aspetto disciplinare che diventa un “atto dovuto” se tutti i precedenti requisiti vengono rispettati.
Tommasi si è poi congedato riproponendo quanto espresso in apertura con l’esortazione a “divertirsi”. Al discorso a libro aperto del Presidente hanno fatto seguito quelle del componente Simone Schiavo che ha invitato ad “essere arbitri tutti i giorni e non solo quando si ha addosso la divisa” e del componente “di casa” Alessandro Bianco che ha qualificato la sua esperienza al CRA come un “insegnamento” da riproporre un domani quando tornerà alla base mestrina.
In chiusura di serata il Presidente di Mestre Muriotto, dopo aver omaggiato gli ospiti e augurato a tutti buone festività natalizie, ha consegnato l’attestato ai 14 nuovi arbitri che sono: Daniel Ahmad, Alessandro Bampa, Nicola Barbiero, Pietro Ferrazzi, Raffaele Fiorillo, Leonardo Francescone, Ambra Medici, Carlo Nordio, Francesco Pasqualin, Ion Pavalache, Alessio Peltrera, Giuseppe Piccirillo, Guglielmo Pozzi, Ivano Sciallero, Paolo Zanotto.