Mostra "Storia del Calcio" a Caorle: parla Giovanni Stevanato
Una volta fatta conoscenza con l’ospite Moreno Tomasello ex calciatore nativo di Caorle che ha militato nella squadra della sua città, nonché nella Mestrina e per ben 29 nel Portogruaro ed ora allenatore della prima squadra del Caorle, voluto dal Presidente Guido Braida per un progetto ambizioso, gli Assessori, allo Sport Massimo David e Luca Antelmo ai Servizi Sociali del Comune di Caorle, ha avuto inizio il convegno dove Stevanato dopo i saluti dell’assessore Massimo David, ha dato il meglio di sé con un insolito ma altrettanto originale intervento sulla nascita del gioco del calcio avvenuto in Inghilterra nel 1863 ma dove già prima di questa data si giocava a rugby e nel mentre si è pensato alla facilità di giocare il pallone con le mani, arti che hanno una notevole sensibilità e reattività, mentre sarebbe stato più difficoltoso e forse più affascinante giocarlo con i piedi sicuramente meno creativi delle mani e così ha avuto inizio il gioco del calcio che da subito non aveva regole, misure del terreno di gioco e nemmeno il numero di calciatori ne tantomeno un arbitro e le partite erano auto arbitrate.
Stevanato prosegue nel spiegare che con il passare del tempo ovviamente c’è stato bisogno di regolamentare il gioco che ormai aveva preso sempre più apprezzabilità, è stata stabilita una misura del terreno di gioco, il numero minimo e massimo dei calciatori, è stato stilato un regolamento e quando si sono accorti che l’auto arbitraggio non era più possibile per ovvi motivi, ecco che è nata la figura del “direttore di gara”. Arrivato a questo punto, il pane quotidiano di Giovanni, l’oratore si è sbizzarrito nell’ esporre le varie fasi di evoluzione della figura arbitrale anche con curiosità ed aneddoti che lo hanno riguardato in prima persona a tutti i livelli nazionali e internazionali.
Stevanato ha dato spazio poi ad interventi degli ospiti alcuni dei quali curiosi e anche commoventi come quanto un ex portiere del Caorle di molti anni fa ha ricordato un suo caro compagno di squadra deceduto in giovane età.
L’incontro si è concluso in un clima di estrema cordialità dinanzi ad un ricco buffet continuando a parlare di aneddoti ed episodi di questo affascinante sport.