Giovanni Stevanato di nuovo in Turchia con gli arbitri ucraini
Per la terza volta consecutiva la Federazione Ucraina ha invitato Giovanni Stevanato, in qualità di U.E.F.A. Assitant Referee Instructor, al raduno degli arbitri ed assistenti della Premier League, dal 18 al 26 febbraio 2012, per lo stage di preparazione della ripresa della seconda parte del campionato, prevista nel primo week end di marzo, dopo una lunga, fredda e forzata sosta invernale. Campionato che terminerà ai primi di maggio, per permettere a questo paese la perfetta organizzazione di EURO 2012 assieme alla Polonia, che tutti aspettiamo.
Come l’anno scorso la località prescelta è stata Antalya (Turchia), presso il Belek Golf Club, dove il clima è stato ideale per una perfetta ed appropriata preparazione atletica dell’intero gruppo. “In questo periodo ad Antalya e dintorni ci sono un numero impressionate di squadre professionistiche, nazionali, o giovanili, del tipo la nostra primavera, provenienti dall’est Europa, che fanno la loro preparazione atletica. Innumerevoli le amichevoli giornaliere, che sono dirette dagli arbitri esteri presenti nello stesso periodo e che anche loro si allenano per prendere il ritmo gara” ci racconta Giovanni.
Il Presidente della Commissione Arbitrale Ucraina è Pierluigi Collina, affiancato da un altro italiano, Luciano Luci di Firenze, il quale ha allestito un raduno di primissimo ordine, con un programma intenso, duro, di alto livello tecnico e ben organizzato. A Giovanni il compito di continuare il lavoro iniziato un anno fa, vale a dire quello di formare gli assistenti ucraini. “Ho avuto la possibilità di avere del materiale video in quantità e di qualità, con il quale ho ripercorso la prima parte della stagione e ho potuto preparare un programma formativo che mi vedeva coinvolto ogni giorno per circa tre ore di lezioni in aula ed un ora in campo da calcio per le esercitazioni pratiche”.
L’istruttore U.E.F.A. ha posto l’accento sul tema della concentrazione durante la gara: “A questi alti livelli, parlare solo di fuorigioco non è più sufficiente, è importante certo; l’assistente del domani sarà sempre più “lo specialista” del fuorigioco, ma la concentrazione è l’elemento fondamentale che fa la differenza tra un bravo ed un ottimo assistente. Avere la concentrazione sempre alta, dover valutare nel breve spazio di tempo diverse situazioni di gioco, se non si ha la giusta concentrazione, diventa difficile”. Giovanni ci spiega che è arrivato a questa conclusione perché: “Non riuscivo a spiegarmi come assistenti, preparati, bravi, esperti e con un ottimo posizionamento, in alcune situazioni facevano degli errori che non trovano nessuna giustificazione o spiegazione logica. Era solo il livello della concentrazione, nelle varie sfaccettature, la chiave di lettura dell’errore”.
Partendo da questi concetti, l’idea del formatore del C.O.R.E. (Centre of Refereeing Excellence) dell’U.E.F.A. è stata quella di studiare, con l’aiuto di alcuni colleghi, degli esercizi sul terreno di gioco atti a coniugare fuorigioco e concentrazione. “Nei cinque allenamenti dove sono stato coinvolto ho proposto degli esercizi tecnici sul fuorigioco e di concentrazione, sempre diversi per non essere noiosi, per allenare gli assistenti alla reattività ed alla massima capacità di concentrazione e decisione con sollecitazioni continue in tempi più o meni ristretti”. Alla fine della settimana Giovanni ci racconta di essere stato stanco, ha perso la voce, ma nello stesso tempo felice del lavoro fatto “perché negli ultimi giorni ho sentito quel feeling che ci deve essere tra chi allena e chi è allenato, c’era ‘ricarica’ reciproca di energia tra chi propone e chi esegue contemporaneamente capendo l’utilità di quello che si fa”.
Bella sorpresa del raduno l’incontro con Rosetti, anche lui con gli arbitri russi ad Antalya, è venuto in visita con un arbitro ed un assistente internazionale per spiegare l’uso degli auricolari, novità assoluta per le squadre arbitrali ucraine che con la ripresa del campionato avranno un ausilio in più per migliorare le loro prestazioni.
Volando da Istanbul a Venezia per tornare a casa, Giovanni pensava già al prossimo impegno a fine marzo nella sede dell’U.E.F.A., dove ormai è di casa, per la conclusione del C.O.R.E. course n°9.
Come l’anno scorso la località prescelta è stata Antalya (Turchia), presso il Belek Golf Club, dove il clima è stato ideale per una perfetta ed appropriata preparazione atletica dell’intero gruppo. “In questo periodo ad Antalya e dintorni ci sono un numero impressionate di squadre professionistiche, nazionali, o giovanili, del tipo la nostra primavera, provenienti dall’est Europa, che fanno la loro preparazione atletica. Innumerevoli le amichevoli giornaliere, che sono dirette dagli arbitri esteri presenti nello stesso periodo e che anche loro si allenano per prendere il ritmo gara” ci racconta Giovanni.
Il Presidente della Commissione Arbitrale Ucraina è Pierluigi Collina, affiancato da un altro italiano, Luciano Luci di Firenze, il quale ha allestito un raduno di primissimo ordine, con un programma intenso, duro, di alto livello tecnico e ben organizzato. A Giovanni il compito di continuare il lavoro iniziato un anno fa, vale a dire quello di formare gli assistenti ucraini. “Ho avuto la possibilità di avere del materiale video in quantità e di qualità, con il quale ho ripercorso la prima parte della stagione e ho potuto preparare un programma formativo che mi vedeva coinvolto ogni giorno per circa tre ore di lezioni in aula ed un ora in campo da calcio per le esercitazioni pratiche”.
L’istruttore U.E.F.A. ha posto l’accento sul tema della concentrazione durante la gara: “A questi alti livelli, parlare solo di fuorigioco non è più sufficiente, è importante certo; l’assistente del domani sarà sempre più “lo specialista” del fuorigioco, ma la concentrazione è l’elemento fondamentale che fa la differenza tra un bravo ed un ottimo assistente. Avere la concentrazione sempre alta, dover valutare nel breve spazio di tempo diverse situazioni di gioco, se non si ha la giusta concentrazione, diventa difficile”. Giovanni ci spiega che è arrivato a questa conclusione perché: “Non riuscivo a spiegarmi come assistenti, preparati, bravi, esperti e con un ottimo posizionamento, in alcune situazioni facevano degli errori che non trovano nessuna giustificazione o spiegazione logica. Era solo il livello della concentrazione, nelle varie sfaccettature, la chiave di lettura dell’errore”.
Partendo da questi concetti, l’idea del formatore del C.O.R.E. (Centre of Refereeing Excellence) dell’U.E.F.A. è stata quella di studiare, con l’aiuto di alcuni colleghi, degli esercizi sul terreno di gioco atti a coniugare fuorigioco e concentrazione. “Nei cinque allenamenti dove sono stato coinvolto ho proposto degli esercizi tecnici sul fuorigioco e di concentrazione, sempre diversi per non essere noiosi, per allenare gli assistenti alla reattività ed alla massima capacità di concentrazione e decisione con sollecitazioni continue in tempi più o meni ristretti”. Alla fine della settimana Giovanni ci racconta di essere stato stanco, ha perso la voce, ma nello stesso tempo felice del lavoro fatto “perché negli ultimi giorni ho sentito quel feeling che ci deve essere tra chi allena e chi è allenato, c’era ‘ricarica’ reciproca di energia tra chi propone e chi esegue contemporaneamente capendo l’utilità di quello che si fa”.
Bella sorpresa del raduno l’incontro con Rosetti, anche lui con gli arbitri russi ad Antalya, è venuto in visita con un arbitro ed un assistente internazionale per spiegare l’uso degli auricolari, novità assoluta per le squadre arbitrali ucraine che con la ripresa del campionato avranno un ausilio in più per migliorare le loro prestazioni.
Volando da Istanbul a Venezia per tornare a casa, Giovanni pensava già al prossimo impegno a fine marzo nella sede dell’U.E.F.A., dove ormai è di casa, per la conclusione del C.O.R.E. course n°9.