La Sezione di Mestre a colloquio con Stefano Braschi
In occasione della penultima riunione tecnica obbligatoria della stagione, Mestre ha avuto il piacere di ospitare Stefano Braschi, attuale responsabile della CAN A nonché ex arbitro internazionale.
La visita, programmata da tempo, si è tenuta mercoledì 24 aprile nell’ormai consueta sede cerimoniale del Centro Pastorale Cardinal Urbani di Zelarino. Una serata di tale entità non poteva che meritare uno scenario simile, con tutta la Sezione di Mestre a raccolta oltre a numerose partecipazioni di altre sezioni e ospiti di altrettanto lustro.
A rendere ancora più prestigioso l’appuntamento sono intervenuti infatti l’Assessore allo Sport e Cultura della Provincia di Venezia Raffaele Speranzon, il Presidente Regionale della FIGC Giuseppe Ruzza e il Presidente del Comitato Regionale Arbitri Roberto Bettin accompagnato dai Componenti “di casa” Alessandro Bianco e Carlo Angelelli.
Le istituzioni in tal modo non hanno voluto far mancare la loro vicinanza alla realtà arbitrale locale dando importanti segnali di collaborazione oltre che di approvazione per il lavoro intrapreso da Mestre nel reclutamento di giovani fischietti e per il servizio offerto a quello splendido ed appassionante sport rappresentato dal gioco del calcio.
Dopo le presentazioni del Presidente Sezionale Giancarlo Muriotto e i saluti di rito dei vari ospiti la parola è passata all’illustre relatore il quale, ottenuto il consenso favorevole di tutta la platea, ha deciso di modificare il copione lasciando completamente spazio agli interventi degli associati. In questo modo Braschi ha voluto rendere meno formale l’incontro rendendolo un colloquio libero di spaziare su più fronti coinvolgendo maggiormente i partecipanti che non hanno lesinato domande e curiosità. Il primo tema affrontato è stato quello relativo alla gestione degli arbitri addizionali, figure nuove introdotte nell’estate della passata stagione su cui Braschi si è espresso molto favorevolmente: non solo perché l’AIA è stata l’unica realtà capace di allestire questo progetto in sole 48 ore ma anche perché proprio grazie all’ausilio di questi giudici di porta i margini di errore in campo sono notevolmente diminuiti. Da argomenti di carattere tecnico- didattico come il cambiamento della figura dell’arbitro centrale all’interno dell’attuale squadra formata ormai da sei unità, si è poi passati a tematiche differenti; dalla carriera dello stesso ex fischietto internazionale con curiosità ed aneddoti sulle esperienze vissute in prima persona come quella della direzione dell’ultima gara nel leggendario stadio londinese di Wembley, ai rapporti con la stampa e con le società di Serie A. In chiusura un simpatico siparietto tra lo stesso Braschi ed Aurelio Angonese nel quale, dopo lusinghe reciproche, entrambi hanno convenuto sulla difficoltà delle moderne interpretazioni del regolamento che non facilitano l’operato di un arbitro sempre più chiamato ad un compito arduo ma anche ricco di soddisfazioni, grazie al supporto di una squadra (in campo) e di uno staff dirigenziale in grado di adeguarsi immediatamente e di rispondere con competenza e passione alle esigenze crescenti del mondo calcistico.
A conclusione di un incontro ricco di spunti e di interesse, la serata con Braschi è proseguita nell’attiguo refettorio dove i toni e gli scambi di battute, affrontati col giusto spirito, sono diventati ancor meno formali ed hanno ulteriormente impreziosito l’appuntamento ed allietato la platea.
La visita, programmata da tempo, si è tenuta mercoledì 24 aprile nell’ormai consueta sede cerimoniale del Centro Pastorale Cardinal Urbani di Zelarino. Una serata di tale entità non poteva che meritare uno scenario simile, con tutta la Sezione di Mestre a raccolta oltre a numerose partecipazioni di altre sezioni e ospiti di altrettanto lustro.
A rendere ancora più prestigioso l’appuntamento sono intervenuti infatti l’Assessore allo Sport e Cultura della Provincia di Venezia Raffaele Speranzon, il Presidente Regionale della FIGC Giuseppe Ruzza e il Presidente del Comitato Regionale Arbitri Roberto Bettin accompagnato dai Componenti “di casa” Alessandro Bianco e Carlo Angelelli.
Le istituzioni in tal modo non hanno voluto far mancare la loro vicinanza alla realtà arbitrale locale dando importanti segnali di collaborazione oltre che di approvazione per il lavoro intrapreso da Mestre nel reclutamento di giovani fischietti e per il servizio offerto a quello splendido ed appassionante sport rappresentato dal gioco del calcio.
Dopo le presentazioni del Presidente Sezionale Giancarlo Muriotto e i saluti di rito dei vari ospiti la parola è passata all’illustre relatore il quale, ottenuto il consenso favorevole di tutta la platea, ha deciso di modificare il copione lasciando completamente spazio agli interventi degli associati. In questo modo Braschi ha voluto rendere meno formale l’incontro rendendolo un colloquio libero di spaziare su più fronti coinvolgendo maggiormente i partecipanti che non hanno lesinato domande e curiosità. Il primo tema affrontato è stato quello relativo alla gestione degli arbitri addizionali, figure nuove introdotte nell’estate della passata stagione su cui Braschi si è espresso molto favorevolmente: non solo perché l’AIA è stata l’unica realtà capace di allestire questo progetto in sole 48 ore ma anche perché proprio grazie all’ausilio di questi giudici di porta i margini di errore in campo sono notevolmente diminuiti. Da argomenti di carattere tecnico- didattico come il cambiamento della figura dell’arbitro centrale all’interno dell’attuale squadra formata ormai da sei unità, si è poi passati a tematiche differenti; dalla carriera dello stesso ex fischietto internazionale con curiosità ed aneddoti sulle esperienze vissute in prima persona come quella della direzione dell’ultima gara nel leggendario stadio londinese di Wembley, ai rapporti con la stampa e con le società di Serie A. In chiusura un simpatico siparietto tra lo stesso Braschi ed Aurelio Angonese nel quale, dopo lusinghe reciproche, entrambi hanno convenuto sulla difficoltà delle moderne interpretazioni del regolamento che non facilitano l’operato di un arbitro sempre più chiamato ad un compito arduo ma anche ricco di soddisfazioni, grazie al supporto di una squadra (in campo) e di uno staff dirigenziale in grado di adeguarsi immediatamente e di rispondere con competenza e passione alle esigenze crescenti del mondo calcistico.
A conclusione di un incontro ricco di spunti e di interesse, la serata con Braschi è proseguita nell’attiguo refettorio dove i toni e gli scambi di battute, affrontati col giusto spirito, sono diventati ancor meno formali ed hanno ulteriormente impreziosito l’appuntamento ed allietato la platea.