I quattro concetti di Sozza: "Serietà, Umiltà, Sacrificio ed Autocritica
“Conoscere bene il Regolamento e fare un allenamento costante sono il punto di partenza per ogni direttore di gara, sia che si tratti di una partita di Champions League sia di una partita di giovanissimi. Per essere dei buoni arbitri, sono indispensabili le Riunioni Tecniche e il confronto con i colleghi più esperti”, queste sono state le parole d’apertura dell’ultima Riunione Tecnica tenuta da Simone Sozza della Sezione di Seregno, arbitro appartenente alla Commissione Nazionale di Serie A e B e da dicembre nominato Internazionale.
Dopo una breve presentazione personale e della propria carriera, l’ospite ha sottolineato i quattro concetti chiave che per lui rappresentano l’arbitraggio: serietà, umiltà, spirito di sacrificio e voglia di migliorarsi unita alla capacità di autocritica: “A noi si chiede soprattutto serietà, non solo perché rappresentiamo l’Associazione, ma perché agli occhi degli altri siamo sempre degli arbitri, ovvero delle persone serie. Vi si chiede umiltà e spirito di sacrificio rapportato al percorso e alla categoria che state arbitrando. Voglia di migliorarsi e autocritica: se ho un difetto devo accorgermene, devo essere il peggior critico di me stesso in quanto non bisogna mai accontentarsi. Inoltre, circondatevi di persone che vogliono un confronto con voi e siano critici quanto lo siete voi perché queste sono le persone che vi faranno crescere”.
Rispondendo in merito alla sua prima partita in Serie A, risalente al 26 gennaio 2020 nella gara Parma - Udinese, Simone ha precisato: “Raggiungere la Serie A è sempre stato il mio sogno, ma finché non sono arrivato ad arbitrare la Serie B non è mai stato il mio obiettivo concreto. Gli obiettivi devono essere a breve termine, diversamente non si è abbastanza concentrati sull’allenamento o sulla gara del giorno dopo. Arbitrare la mia prima partita in serie A è stata un’emozione fantastica, ma appena finita, la paura era la partita successiva di Serie B che avrei dovuto arbitrare il sabato successivo, o a come avrei affrontato gli allenamenti al polo in settimana. A questo importante traguardo ci sono arrivato perché avevo ancora fame, voglia di fare di più e meglio. Se non si lavora ogni singolo giorno e non ci si impegna a fondo non si potrà mai essere tra i migliori, non bisogna mai sentirsi arrivati o più bravi degli altri perché è lì che si cade”.
Simone Sozza ha poi proseguito condividendo dei video di partite da lui dirette su varie tematiche essenziali: la gestione dei calciatori, lo spostamento in campo ed eventuali provvedimenti da adottare, trovando per ciascuno di essi la migliore chiave di lettura al fine di perfezionare eventuali situazioni simili. Importante per lui è stato sentire il parere dei presenti in sala, invitandoli ad analizzare le sue prestazioni ed a trovare dei punti di miglioramento.
La serata si è conclusa con gli onori di casa del Presidente Sezionale Sartori, che ringraziando Simone si è rivolto alla platea dicendo: “Questa sera la Sezione è diventata per qualche ora internazionale. Cercate sempre di portare a casa molto da queste serate”.
Articolo di Lisa Turchetto e Marco Oliveri
Foto di Massimiliano A. Quaglia
Dopo una breve presentazione personale e della propria carriera, l’ospite ha sottolineato i quattro concetti chiave che per lui rappresentano l’arbitraggio: serietà, umiltà, spirito di sacrificio e voglia di migliorarsi unita alla capacità di autocritica: “A noi si chiede soprattutto serietà, non solo perché rappresentiamo l’Associazione, ma perché agli occhi degli altri siamo sempre degli arbitri, ovvero delle persone serie. Vi si chiede umiltà e spirito di sacrificio rapportato al percorso e alla categoria che state arbitrando. Voglia di migliorarsi e autocritica: se ho un difetto devo accorgermene, devo essere il peggior critico di me stesso in quanto non bisogna mai accontentarsi. Inoltre, circondatevi di persone che vogliono un confronto con voi e siano critici quanto lo siete voi perché queste sono le persone che vi faranno crescere”.
Rispondendo in merito alla sua prima partita in Serie A, risalente al 26 gennaio 2020 nella gara Parma - Udinese, Simone ha precisato: “Raggiungere la Serie A è sempre stato il mio sogno, ma finché non sono arrivato ad arbitrare la Serie B non è mai stato il mio obiettivo concreto. Gli obiettivi devono essere a breve termine, diversamente non si è abbastanza concentrati sull’allenamento o sulla gara del giorno dopo. Arbitrare la mia prima partita in serie A è stata un’emozione fantastica, ma appena finita, la paura era la partita successiva di Serie B che avrei dovuto arbitrare il sabato successivo, o a come avrei affrontato gli allenamenti al polo in settimana. A questo importante traguardo ci sono arrivato perché avevo ancora fame, voglia di fare di più e meglio. Se non si lavora ogni singolo giorno e non ci si impegna a fondo non si potrà mai essere tra i migliori, non bisogna mai sentirsi arrivati o più bravi degli altri perché è lì che si cade”.
Simone Sozza ha poi proseguito condividendo dei video di partite da lui dirette su varie tematiche essenziali: la gestione dei calciatori, lo spostamento in campo ed eventuali provvedimenti da adottare, trovando per ciascuno di essi la migliore chiave di lettura al fine di perfezionare eventuali situazioni simili. Importante per lui è stato sentire il parere dei presenti in sala, invitandoli ad analizzare le sue prestazioni ed a trovare dei punti di miglioramento.
La serata si è conclusa con gli onori di casa del Presidente Sezionale Sartori, che ringraziando Simone si è rivolto alla platea dicendo: “Questa sera la Sezione è diventata per qualche ora internazionale. Cercate sempre di portare a casa molto da queste serate”.
Articolo di Lisa Turchetto e Marco Oliveri
Foto di Massimiliano A. Quaglia