Serata dedicata al Futsal con Leonforte
Lunedì 16 ottobre la Sezione di Mestre ha inaugurato il ciclo stagionale di ospiti nazionali con Gianantonio Leonforte di Vicenza, per 10 anni arbitro in forza alla Can 5 e dal 2016 Componente della medesima commissione dopo un breve excursus nel Settore Tecnico.
Il Presidente Giancarlo Muriotto ha personalmente introdotto l’ospite della serata ricordando anche la presenza del Componente regionale Mauro De Coppi e di numerosi Associati di altre Sezioni che hanno ancor più impreziosito il palcoscenico sezionale. Presa la parola, Gianantonio ha voluto subito ringraziare Presidente e Consiglio direttivo per l’invito in un ambiente che ha sentitamente definito “di casa” visti i numerosi colleghi ed amici con cui ha condiviso la lunga esperienza arbitrale regionale e nazionale. Una esperienza che attualmente sta trasmettendo ai più di 300 colleghi nazionali di quel movimento in costante crescita che risponde al nome di calcio a 5.
Nel suo intervento Leonforte ha quindi richiamato all’attenzione i numeri di questa disciplina che nel corso degli anni si è andata sempre più specializzando e si è distinta nell’AIA per la velocità con cui ha percorso l’informatizzazione della gestione arbitrale e che ad oggi è un fiore all’occhiello per efficacia e trasparenza. Il portale informatico a disposizione degli arbitri è il prezioso strumento con cui gli stessi fischietti si rapportano per la gestione delle designazioni, delle trasferte e delle prestazioni sul campo. Particolarmente interessante quest’ultimo aspetto per la possibilità di conoscere la storia dell’arbitro, delle sue partite e delle valutazioni degli osservatori. Gli inserimenti demandati agli arbitri sui “numeri” delle gare dirette ha consentito di evidenziare come sia aumentato il numero dei gol segnati e siano diminuiti i falli, gli interventi disciplinari e gli allontanamenti dalle panchine.
Prima di entrare nel vivo della riunione Gianantonio ha ringraziato il collega mestrino neo immesso alla Can 5 Gianmarco Laggia per il lavoro di supporto agli arbitri internazionali sostenuto durante il recente evento della Uefa Futsal Cup con il Padova Main Round, svoltosi alla Kioene Arena dal 11 al 14 ottobre.
Qual è la principale attività dell’arbitro nel corso di una gara? Con la ricerca di una risposta a questa domanda Leonforte ha intrattenuto la nutrita platea prima di lasciare il dovuto spazio alle domande e alle curiosità degli associati. Un arbitro è chiamato a dirigere una partita essenzialmente per proteggere: i giocatori, il gioco e se stesso. La cura dei giocatori si manifesta con la prevenzione, punendo gli interventi imprudenti o portati con vigoria sproporzionata e adottando con tempestività i provvedimenti disciplinari. Il gioco si tutela con la conoscenza del regolamento, con una lettura corretta della gara, riconoscendo le tattiche di gioco ostruzionistico. Proteggere se stessi invece consiste nel preparare la gara, la trasferta, usando un metro tecnico congruo e sanzionando i chiari comportamenti anti sportivi.
A supporto di queste tesi Leonforte ha mostrato alcuni video in cui si sono anche potute apprezzare le caratteristiche sportive, oltre che regolamentari, di questa disciplina che sta richiamando un numero di appassionati sempre più numerosi e competenti e al quale il mondo arbitrale si è preventivamente adeguato, come ben esemplificato dall’introduzione della figura del cronometrista nelle gare venete di Serie C1.
In conclusione di serata Leonforte ha esortato gli arbitri, soprattutto i più giovani, ad essere quanto più comunicativi possibile sia in campo che fuori: confronto e dialettica sono doti imprescindibili di un buon arbitro che non deve tuttavia disdegnare un bel sorriso, rimedio sovente risolutorio per stemperare le tensioni.
Il Presidente Giancarlo Muriotto ha personalmente introdotto l’ospite della serata ricordando anche la presenza del Componente regionale Mauro De Coppi e di numerosi Associati di altre Sezioni che hanno ancor più impreziosito il palcoscenico sezionale. Presa la parola, Gianantonio ha voluto subito ringraziare Presidente e Consiglio direttivo per l’invito in un ambiente che ha sentitamente definito “di casa” visti i numerosi colleghi ed amici con cui ha condiviso la lunga esperienza arbitrale regionale e nazionale. Una esperienza che attualmente sta trasmettendo ai più di 300 colleghi nazionali di quel movimento in costante crescita che risponde al nome di calcio a 5.
Nel suo intervento Leonforte ha quindi richiamato all’attenzione i numeri di questa disciplina che nel corso degli anni si è andata sempre più specializzando e si è distinta nell’AIA per la velocità con cui ha percorso l’informatizzazione della gestione arbitrale e che ad oggi è un fiore all’occhiello per efficacia e trasparenza. Il portale informatico a disposizione degli arbitri è il prezioso strumento con cui gli stessi fischietti si rapportano per la gestione delle designazioni, delle trasferte e delle prestazioni sul campo. Particolarmente interessante quest’ultimo aspetto per la possibilità di conoscere la storia dell’arbitro, delle sue partite e delle valutazioni degli osservatori. Gli inserimenti demandati agli arbitri sui “numeri” delle gare dirette ha consentito di evidenziare come sia aumentato il numero dei gol segnati e siano diminuiti i falli, gli interventi disciplinari e gli allontanamenti dalle panchine.
Prima di entrare nel vivo della riunione Gianantonio ha ringraziato il collega mestrino neo immesso alla Can 5 Gianmarco Laggia per il lavoro di supporto agli arbitri internazionali sostenuto durante il recente evento della Uefa Futsal Cup con il Padova Main Round, svoltosi alla Kioene Arena dal 11 al 14 ottobre.
Qual è la principale attività dell’arbitro nel corso di una gara? Con la ricerca di una risposta a questa domanda Leonforte ha intrattenuto la nutrita platea prima di lasciare il dovuto spazio alle domande e alle curiosità degli associati. Un arbitro è chiamato a dirigere una partita essenzialmente per proteggere: i giocatori, il gioco e se stesso. La cura dei giocatori si manifesta con la prevenzione, punendo gli interventi imprudenti o portati con vigoria sproporzionata e adottando con tempestività i provvedimenti disciplinari. Il gioco si tutela con la conoscenza del regolamento, con una lettura corretta della gara, riconoscendo le tattiche di gioco ostruzionistico. Proteggere se stessi invece consiste nel preparare la gara, la trasferta, usando un metro tecnico congruo e sanzionando i chiari comportamenti anti sportivi.
A supporto di queste tesi Leonforte ha mostrato alcuni video in cui si sono anche potute apprezzare le caratteristiche sportive, oltre che regolamentari, di questa disciplina che sta richiamando un numero di appassionati sempre più numerosi e competenti e al quale il mondo arbitrale si è preventivamente adeguato, come ben esemplificato dall’introduzione della figura del cronometrista nelle gare venete di Serie C1.
In conclusione di serata Leonforte ha esortato gli arbitri, soprattutto i più giovani, ad essere quanto più comunicativi possibile sia in campo che fuori: confronto e dialettica sono doti imprescindibili di un buon arbitro che non deve tuttavia disdegnare un bel sorriso, rimedio sovente risolutorio per stemperare le tensioni.