Iori in seduta congiunta a Venezia-Mestre: "Le 4 'C' di un grande Arbitro
Venerdì 10 aprile 2015 è stata una grande serata per le Sezioni di Venezia e Mestre che hanno voluto ospitare in una Riunione congiunta il Componente del Comitato Nazionale Erio Iori. Ad accompagnarlo anche il Responsabile Nord del Settore Tecnico Guido Falca di Pinerolo e il Componente del Settore Tecnico Fabrizio Malacart di Torino. A rappresentare il C.R.A. Veneto era presente Alessandro Bianco che “giocava in casa” in quanto Arbitro mestrino. Erio ha portato ai presenti l’esperienza di anni e anni al servizio dell’Associazione all’interno della quale ha ricoperto svariati incarichi: Presidente della Sezione di Parma dal 1992 al 1997, il contributo verso tutti gli Associati giunge in questi anni soprattutto per l’attuale ruolo di grande responsabilità, ricoperto a livello nazionale, come componente del Comitato Nazionale per la Macro-Regione Centro.
Dopo un doveroso ricordo storico ad un grande arbitro del passato della Sezione di Venezia, Ferruccio Bellè con la consegna di una pubblicazione su questo grande collega che poi per una serie di circostanze si è trasferito alla sezione di Parma e che a seguito della sua morte gli fu intitolata la sede degli Arbitri parmensi, la serata ha preso il via.
Attenzione catalizzata attraverso racconti, riflessioni e provocanti stimolazioni esternati con spontaneità e “a braccio” senza nulla di preparato appositamente per seguire l’onda emozionale dei presenti, più o meno giovani, toccati ciascuno con argomentazioni pragmatiche e di immediata assimilazione.
Quando il ghiaccio è stato sciolto e la serata è decollata: la domanda che ha catalizzato l’attenzione di tutti è stata “Quali sono gli aspetti che fanno di un arbitro, un ottimo arbitro?”. Le risposte sono giunte solo attraverso atteggiamenti pratici che ogni Arbitro deve mantenere in campo e che presuppongono grande studio del Regolamento e ottima preparazione atletica attraverso la costante presenza ai Poli di allenamento. A seguire un excursus dell’intera gara (dalla designazione al Rapporto) fatto di tanti piccoli aspetti. Ed ecco manifestarsi la teoria delle “4 C” dove la platea è stata convinta e concorde sulle “C” che devono rappresentare un Arbitro nel corso della gara: Comunicazione, Concretezza, Continuità e Concentrazione. Quattro caratteri che denotano una positiva prestazione solo se alla fine della gara si traducono in una grande “S”: la Stanchezza, la Sicurezza di aver dato tutto e la Soddisfazione di essersi divertiti.
Erio ha salutato la platea augurando a tutti che, al di là dell’errore umano che un Arbitro può commettere, alla fine si esca dal campo con la felicità e la consapevolezza di aver dato il massimo.
Dopo un doveroso ricordo storico ad un grande arbitro del passato della Sezione di Venezia, Ferruccio Bellè con la consegna di una pubblicazione su questo grande collega che poi per una serie di circostanze si è trasferito alla sezione di Parma e che a seguito della sua morte gli fu intitolata la sede degli Arbitri parmensi, la serata ha preso il via.
Attenzione catalizzata attraverso racconti, riflessioni e provocanti stimolazioni esternati con spontaneità e “a braccio” senza nulla di preparato appositamente per seguire l’onda emozionale dei presenti, più o meno giovani, toccati ciascuno con argomentazioni pragmatiche e di immediata assimilazione.
Quando il ghiaccio è stato sciolto e la serata è decollata: la domanda che ha catalizzato l’attenzione di tutti è stata “Quali sono gli aspetti che fanno di un arbitro, un ottimo arbitro?”. Le risposte sono giunte solo attraverso atteggiamenti pratici che ogni Arbitro deve mantenere in campo e che presuppongono grande studio del Regolamento e ottima preparazione atletica attraverso la costante presenza ai Poli di allenamento. A seguire un excursus dell’intera gara (dalla designazione al Rapporto) fatto di tanti piccoli aspetti. Ed ecco manifestarsi la teoria delle “4 C” dove la platea è stata convinta e concorde sulle “C” che devono rappresentare un Arbitro nel corso della gara: Comunicazione, Concretezza, Continuità e Concentrazione. Quattro caratteri che denotano una positiva prestazione solo se alla fine della gara si traducono in una grande “S”: la Stanchezza, la Sicurezza di aver dato tutto e la Soddisfazione di essersi divertiti.
Erio ha salutato la platea augurando a tutti che, al di là dell’errore umano che un Arbitro può commettere, alla fine si esca dal campo con la felicità e la consapevolezza di aver dato il massimo.