Gianluca Baciga: "La qualità sta nella cura dei particolari"
Dopo quello di Daniele Orsato la Sezione di Mestre ha avuto un altro gradito ritorno come quello di Gianluca Baciga, Componente del Settore Tecnico per il perfezionamento tecnico e la valutazione tecnica.
Prima di entrare nel vivo della riunione di lunedì 10 marzo, il Presidente Muriotto ha informato la platea sulle ultime novità associative e ha omaggiato le donne presenti con un mimosa vista la recente ricorrenza dell’8 marzo.
Inoltre sono stati presentati ufficialmente i due importanti eventi che vedranno protagonista Mestre a fine stagione sportiva: domenica 11 maggio con il Memorial De Carli e la successiva festa Sezionale presso la struttura de La Grotta a Zelarino e sabato 14 giugno con la festa Regionale a Cà Lino di Chioggia presso il villaggio Isamar. Proprio per agevolare quest’ultima trasferta la Sezione metterà a disposizione dei partecipanti un autobus.
Il microfono è poi passato all’ex Presidente di Verona il quale, dopo aver ringraziato la Sezione di Mestre per il rinnovato invito, ha incentrato il suo intervento analizzando la figura arbitrale al suo interno grazie ad apposite slide del Settore Tecnico. Nell’analisi introdotta da Baciga la “vera differenza che fa la differenza” è la “cura del particolare” per cui gli esempi da prendere in considerazione sono i colleghi di Serie A. L’arbitro deve apparire spontaneo perché “il punto di equilibrio è proprio la naturalezza”, senza proferire segni di rivalsa e frustrazione ma solo passione per il gioco del calcio e senso della giustizia, vista come equità nelle interpretazioni. L’esteriorità è dunque fondamentale nella presentazione della propria immagine che perderebbe di credibilità se sconfinasse nell’imitazione soprattutto in considerazione del fatto che la maggior parte di quello che viene recepito dagli altri si basa su gestualità e su comunicazione non verbale. L’equilibrio arbitrale deve anche esser sorretto da una capacità interiore di mantenere sempre alta la concentrazione per poter gestire al meglio le situazioni di multi evento e per non far scadere la meticolosità nella pignoleria. Ecco che quindi “sobrietà, incisività e condivisione” sono i momenti salienti della prestazione in un arbitro il quale, ha rimarcato con decisione Baciga, resta essenzialmente un garante del rispetto delle regole.
Dalle parole si è passati poi ai fatti con la visione di alcuni filmati di partite di varie categorie; filmati che rappresentano “il modo migliore per assimilare i concetti espressi in precedenza” e permettono, sempre secondo l’ospite, di rendere partecipi i presenti delle decisioni arbitrali e delle motivazioni che giustificano o meno tale scelta. La serata si è quindi conclusa con il confronto visivo e orale che ha permesso a Baciga di relazionarsi con gli associati mestrini e con l’augurio a quest’ultimi di far tesoro di quanto sviluppato durante la lezione per dare il massimo in questo finale di stagione.
Prima di entrare nel vivo della riunione di lunedì 10 marzo, il Presidente Muriotto ha informato la platea sulle ultime novità associative e ha omaggiato le donne presenti con un mimosa vista la recente ricorrenza dell’8 marzo.
Inoltre sono stati presentati ufficialmente i due importanti eventi che vedranno protagonista Mestre a fine stagione sportiva: domenica 11 maggio con il Memorial De Carli e la successiva festa Sezionale presso la struttura de La Grotta a Zelarino e sabato 14 giugno con la festa Regionale a Cà Lino di Chioggia presso il villaggio Isamar. Proprio per agevolare quest’ultima trasferta la Sezione metterà a disposizione dei partecipanti un autobus.
Il microfono è poi passato all’ex Presidente di Verona il quale, dopo aver ringraziato la Sezione di Mestre per il rinnovato invito, ha incentrato il suo intervento analizzando la figura arbitrale al suo interno grazie ad apposite slide del Settore Tecnico. Nell’analisi introdotta da Baciga la “vera differenza che fa la differenza” è la “cura del particolare” per cui gli esempi da prendere in considerazione sono i colleghi di Serie A. L’arbitro deve apparire spontaneo perché “il punto di equilibrio è proprio la naturalezza”, senza proferire segni di rivalsa e frustrazione ma solo passione per il gioco del calcio e senso della giustizia, vista come equità nelle interpretazioni. L’esteriorità è dunque fondamentale nella presentazione della propria immagine che perderebbe di credibilità se sconfinasse nell’imitazione soprattutto in considerazione del fatto che la maggior parte di quello che viene recepito dagli altri si basa su gestualità e su comunicazione non verbale. L’equilibrio arbitrale deve anche esser sorretto da una capacità interiore di mantenere sempre alta la concentrazione per poter gestire al meglio le situazioni di multi evento e per non far scadere la meticolosità nella pignoleria. Ecco che quindi “sobrietà, incisività e condivisione” sono i momenti salienti della prestazione in un arbitro il quale, ha rimarcato con decisione Baciga, resta essenzialmente un garante del rispetto delle regole.
Dalle parole si è passati poi ai fatti con la visione di alcuni filmati di partite di varie categorie; filmati che rappresentano “il modo migliore per assimilare i concetti espressi in precedenza” e permettono, sempre secondo l’ospite, di rendere partecipi i presenti delle decisioni arbitrali e delle motivazioni che giustificano o meno tale scelta. La serata si è quindi conclusa con il confronto visivo e orale che ha permesso a Baciga di relazionarsi con gli associati mestrini e con l’augurio a quest’ultimi di far tesoro di quanto sviluppato durante la lezione per dare il massimo in questo finale di stagione.