Gianluca Baciga del Settore Tecnico: “Superate le interpretazioni soggettive”
Prosegue la carrellata di ospiti nazionali a Mestre; lunedì 20 febbraio è stata la volta di Gianluca Baciga di Verona, Componente del Settore Tecnico (Area Formazione). Già ospite della Sezione mestrina qualche anno addietro Baciga, dopo gli onori di casa del Presidente sezionale Giancarlo Muriotto, si è presentato alla numerosa platea con il giusto piglio e determinazione al fine di perseguire quell’obiettivo comune a tutta l’Associazione arbitrale che risponde al nome di “omogeneità di giudizio” alla ricerca di una solidarietà tecnica trasversale.
L’ex Presidente di Verona ha voluto chiarire fin da subito l’intento della serata con un duplice scopo: da un lato la dialettica per capire le soluzioni e dell’altro il confronto per chiarirsi tra Associati stessi. A tal fine ha proposto un metodo già in uso nei raduni nazionali per le valutazioni degli arbitri ossia quello del cosiddetto “Videoquiz” ossia una serie di episodi mostrati in rapida sequenza ai quali associare il corretto provvedimento tecnico e disciplinare da assumere.
In quest’ottica Baciga ha voluto portare a conoscenza il prezioso lavoro del Settore Tecnico indirizzato a fornire le linee guida di interpretazione regolamentare a cui va però affiancato lo sforzo da parte degli arbitri di superare l’aspetto soggettivo per raggiungere una quanto più possibile uniformità.
L’intervento dell’ospite non si è quindi limitato ad una semplice correzione delle risposte fornite dai presenti alla proiezione dei vari filmati, ma ogni caso è stato analizzato scrupolosamente consentendo così sia un prezioso ripasso regolamentare sia un vivace confronto dialettico e didattico a cui gli arbitri mestrini, tanto i giovani quanto i più esperti, non si sono assolutamente sottratti.
Gli episodi oggetto della discussione hanno spaziato dal DOGSO, l’ex condotta gravemente sleale, al grave fallo di gioco, al fallo di mano sino al fuorigioco e alla mass-confrontation: tutte casistiche che in parte richiamavano la Circolare n° 1 e n° 2 di questa stagione e che hanno quindi permesso un raffronto con quanto succedeva in passato per capire ancora meglio il senso di tali modifiche.
Gianluca Baciga ha infine chiuso la serata esortando i colleghi a “fare le cose semplici” col presupposto essenziale di una accurata conoscenza del Regolamento che si affina soprattutto in occasioni come queste.
L’ex Presidente di Verona ha voluto chiarire fin da subito l’intento della serata con un duplice scopo: da un lato la dialettica per capire le soluzioni e dell’altro il confronto per chiarirsi tra Associati stessi. A tal fine ha proposto un metodo già in uso nei raduni nazionali per le valutazioni degli arbitri ossia quello del cosiddetto “Videoquiz” ossia una serie di episodi mostrati in rapida sequenza ai quali associare il corretto provvedimento tecnico e disciplinare da assumere.
In quest’ottica Baciga ha voluto portare a conoscenza il prezioso lavoro del Settore Tecnico indirizzato a fornire le linee guida di interpretazione regolamentare a cui va però affiancato lo sforzo da parte degli arbitri di superare l’aspetto soggettivo per raggiungere una quanto più possibile uniformità.
L’intervento dell’ospite non si è quindi limitato ad una semplice correzione delle risposte fornite dai presenti alla proiezione dei vari filmati, ma ogni caso è stato analizzato scrupolosamente consentendo così sia un prezioso ripasso regolamentare sia un vivace confronto dialettico e didattico a cui gli arbitri mestrini, tanto i giovani quanto i più esperti, non si sono assolutamente sottratti.
Gli episodi oggetto della discussione hanno spaziato dal DOGSO, l’ex condotta gravemente sleale, al grave fallo di gioco, al fallo di mano sino al fuorigioco e alla mass-confrontation: tutte casistiche che in parte richiamavano la Circolare n° 1 e n° 2 di questa stagione e che hanno quindi permesso un raffronto con quanto succedeva in passato per capire ancora meglio il senso di tali modifiche.
Gianluca Baciga ha infine chiuso la serata esortando i colleghi a “fare le cose semplici” col presupposto essenziale di una accurata conoscenza del Regolamento che si affina soprattutto in occasioni come queste.