Mestre in finale: battuto Rovigo 2-1
La tanto attesa fase finale del 1° Torneo “G. Martin” va
in scena domenica 17 aprile allo stadio “O. Tenni” di Treviso. La prima
semifinale vede opporsi Rovigo a Mestre che per l’occasione sfoggia la nuova
muta arancione vista anche la colorazione bianco azzurra dei colleghi avversari.
Le uniche defezioni per Mestre sono il portiere Schembri e il trequartista
Busetto. Tra i pali si inserisce quindi Laghezza mentre a centrocampo viene
presentato Boscarino a fianco di De Zuani. Per il resto la formazione è quella
che ha permesso di arrivare sin qui con il recupero in extremis di Bonso.
Alle 14.30 il fischio d’inizio. Mestre prende subito il controllo del gioco ed è Faccini al 6’ a presentarsi a tu per tu col portiere rodigino dopo una azione personale ma la botta è centrale. Una decina di minuti più tardi è Boscarino a provarci dal limite ma il tiro sibila il palo.
Non passa però un minuto che Rovigo va inaspettatamente in vantaggio con una punizione non irresistibile dai 25 metri. Colpo pesante per gli “orange” che hanno il merito, dopo qualche attimo di scoramento, di riprendere subito a macinare gioco. Arriva così il pareggio con Faccini che, dopo la solita azione insistita, insacca di testa su cross del numero 10 mestrino. Rovigo va in bambola e non metabolizza il colpo: nemmeno due giri di lancetta ed è ancora Mestre a gioire. La difesa bianca azzurra si fa sorprendere e Picelli si invola solitario verso la porta avversaria concedendo generosamente a Gardi, in sospetto off side, l’onore del sorpasso. Si va al riposo col parziale di 2-1 per la squadra di mister Bianco.
La seconda frazione presenta un Mestre che vorrebbe chiudere subito i conti e nei primi 10’ si hanno due chiare opportunità: all’8’ Faccini cicca il tiro al volo e sul rimpallo Chiozzotto, entrato al posto di Gardi, mette a lato. Ma la palla che poteva mettere in cassaforte il risultato capita sui piedi di Picelli giusto al 10’ quando su punizione veloce battuta da Mestre l’ala arancione anziché avanzare opta per la soluzione di fino che termina a lato per la disperazione della panchina e di tutta la curva.
Rovigo appare fisicamente provata ma con orgoglio si rifà vedere al 18’: il tiro è fuori di poco. Ci prova ancora con palle lunghe in avanti ma il trio difensivo guidato da Antoniello fa buona guardia.
L’ultima emozione la regala Bolognesi allo scadere quando si libera in area del difensore con un sombrero e tenta una difficile semisforbiciata. Pallone parato tranquillamente. Di lì a poco, il triplice fischio.
SIAMO IN FINALE!
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Alle 14.30 il fischio d’inizio. Mestre prende subito il controllo del gioco ed è Faccini al 6’ a presentarsi a tu per tu col portiere rodigino dopo una azione personale ma la botta è centrale. Una decina di minuti più tardi è Boscarino a provarci dal limite ma il tiro sibila il palo.
Non passa però un minuto che Rovigo va inaspettatamente in vantaggio con una punizione non irresistibile dai 25 metri. Colpo pesante per gli “orange” che hanno il merito, dopo qualche attimo di scoramento, di riprendere subito a macinare gioco. Arriva così il pareggio con Faccini che, dopo la solita azione insistita, insacca di testa su cross del numero 10 mestrino. Rovigo va in bambola e non metabolizza il colpo: nemmeno due giri di lancetta ed è ancora Mestre a gioire. La difesa bianca azzurra si fa sorprendere e Picelli si invola solitario verso la porta avversaria concedendo generosamente a Gardi, in sospetto off side, l’onore del sorpasso. Si va al riposo col parziale di 2-1 per la squadra di mister Bianco.
La seconda frazione presenta un Mestre che vorrebbe chiudere subito i conti e nei primi 10’ si hanno due chiare opportunità: all’8’ Faccini cicca il tiro al volo e sul rimpallo Chiozzotto, entrato al posto di Gardi, mette a lato. Ma la palla che poteva mettere in cassaforte il risultato capita sui piedi di Picelli giusto al 10’ quando su punizione veloce battuta da Mestre l’ala arancione anziché avanzare opta per la soluzione di fino che termina a lato per la disperazione della panchina e di tutta la curva.
Rovigo appare fisicamente provata ma con orgoglio si rifà vedere al 18’: il tiro è fuori di poco. Ci prova ancora con palle lunghe in avanti ma il trio difensivo guidato da Antoniello fa buona guardia.
L’ultima emozione la regala Bolognesi allo scadere quando si libera in area del difensore con un sombrero e tenta una difficile semisforbiciata. Pallone parato tranquillamente. Di lì a poco, il triplice fischio.
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