Nicolò Sprezzola a Mestre: "Sempre preparati a tutto"
Dopo la visita di inizio aprile del Componente del Comitato Nazionale Erio Iori con la conseguente unione di forze con Venezia e il dislocamento nella sala della Provincia a Mestre la Riunione Tecnica è tornata in “famiglia” e soprattutto in “casa”.
Lunedì 27 aprile si è tenuta infatti la penultima R.T.O. nella sede di Campalto con il contributo tecnico del nostro Arbitro di punta, Nicolò Sprezzola, in forza alla C.A.N. PRO.
Prima dell’intervento di Nicolò la serata ha preso avvio coi quiz tecnici e con la consueta introduzione del Presidente Muriotto. Oltre alle informazioni di carattere associativo il Presidente ha voluto esprimere una riflessione personale sul cammino arbitrale di Mestre in questa Stagione Sportiva che si è formalmente aperta col Raduno di settembre al Cardinal Urbani. In quell’occasione infatti erano stati approfonditi dai nostri prestigiosi relatori molti argomenti con la speranza che gli spunti impartiti non venissero accantonati nel prosieguo del campionato. Invece il Presidente ha riscontrato alcune manchevolezze da parte degli Associati: dai rifiuti dell’ultimo minuto alla gestione dei familiari che accompagnano soprattutto i giovani Arbitri al campo di gioco, dalle timide gestioni delle panchine fino al colloquio troppo passivo con gli Osservatori. Alla luce di tutto ciò si è quindi raccomandato che nel delicato finale di Stagione, con la disputa dei Play off/out ma anche dei Tornei, ci sia un impegno maggiore per garantire la corretta regolarità dei Campionati.
La parte tecnica della serata è stata poi affidata a Nicolò Sprezzola che si è avvalso di filmati di partite da lui recentemente dirette e di gare internazionali per richiamare i colleghi ad un costante e doveroso ripasso del Regolamento per non trovarsi spiazzati dinanzi a certi episodi. “Aspettarsi l’inaspettabile” è stato il filo conduttore del suo intervento col quale ha interrogato i giovani Arbitri sul come comportarsi nelle diverse situazioni mostrate. A complemento di ciò Nicolò ha inoltre spronato gli stessi fischietti mestrini ad avere uno spostamento in campo che consenta la visuale migliore possibile e mantenere sempre alta concentrazione per prevedere gli sviluppi dell’azione ed adottare le contromisure necessarie nell’ottica della prevenzione da un lato e della sanzione dall’altro. Tutto questo con l’obiettivo di “dare sempre il massimo in quella determinata circostanza” e evitare quel malcostume tipicamente italiano di scaricare le responsabilità ben esemplificato dalla teoria degli alibi di Julio Velasco, che mira appunto all’ottenimento del miglior risultato possibile tramite il massimo impegno personale.
Lunedì 27 aprile si è tenuta infatti la penultima R.T.O. nella sede di Campalto con il contributo tecnico del nostro Arbitro di punta, Nicolò Sprezzola, in forza alla C.A.N. PRO.
Prima dell’intervento di Nicolò la serata ha preso avvio coi quiz tecnici e con la consueta introduzione del Presidente Muriotto. Oltre alle informazioni di carattere associativo il Presidente ha voluto esprimere una riflessione personale sul cammino arbitrale di Mestre in questa Stagione Sportiva che si è formalmente aperta col Raduno di settembre al Cardinal Urbani. In quell’occasione infatti erano stati approfonditi dai nostri prestigiosi relatori molti argomenti con la speranza che gli spunti impartiti non venissero accantonati nel prosieguo del campionato. Invece il Presidente ha riscontrato alcune manchevolezze da parte degli Associati: dai rifiuti dell’ultimo minuto alla gestione dei familiari che accompagnano soprattutto i giovani Arbitri al campo di gioco, dalle timide gestioni delle panchine fino al colloquio troppo passivo con gli Osservatori. Alla luce di tutto ciò si è quindi raccomandato che nel delicato finale di Stagione, con la disputa dei Play off/out ma anche dei Tornei, ci sia un impegno maggiore per garantire la corretta regolarità dei Campionati.
La parte tecnica della serata è stata poi affidata a Nicolò Sprezzola che si è avvalso di filmati di partite da lui recentemente dirette e di gare internazionali per richiamare i colleghi ad un costante e doveroso ripasso del Regolamento per non trovarsi spiazzati dinanzi a certi episodi. “Aspettarsi l’inaspettabile” è stato il filo conduttore del suo intervento col quale ha interrogato i giovani Arbitri sul come comportarsi nelle diverse situazioni mostrate. A complemento di ciò Nicolò ha inoltre spronato gli stessi fischietti mestrini ad avere uno spostamento in campo che consenta la visuale migliore possibile e mantenere sempre alta concentrazione per prevedere gli sviluppi dell’azione ed adottare le contromisure necessarie nell’ottica della prevenzione da un lato e della sanzione dall’altro. Tutto questo con l’obiettivo di “dare sempre il massimo in quella determinata circostanza” e evitare quel malcostume tipicamente italiano di scaricare le responsabilità ben esemplificato dalla teoria degli alibi di Julio Velasco, che mira appunto all’ottenimento del miglior risultato possibile tramite il massimo impegno personale.