Luca Mondin a Mestre: "Siate preparati e ambiziosi"

La terza Riunione Tecnica Obbligatoria della Sezione di Mestre ha visto nuovamente protagonista l’assistente C.A.N. A Luca Mondin di Treviso. Dopo aver preso parte al Raduno Sezionale di inizio Stagione con la spiegazione della Circolare n°1, il neo immesso alla massima Categoria arbitrale si è nuovamente messo a disposizione della platea mestrina per una lezione tecnica dall’alto contenuto tecnico e formativo.
Vista l’importanza dell’evento, il Presidente Muriotto ha preso la parola solo per introdurre la serata presentando l’ospite e concedendo a quest’ultimo subito il microfono.
Luca, ormai di casa tra gli Associati mestrini, ha comunque ringraziato Mestre per l’invito e si è messo al lavoro con una disinvoltura non di certo da “esordiente” della categoria. Per prima cosa si è voluto ripresentare ai colleghi attraverso un curriculum ricco di momenti importanti, con alcune delusioni e molte soddisfazioni che si sono materializzate in un “crescendo” tecnico, comportamentale ed umano culminato appunto nell’immissione di questa estate nella C.A.N. A.
Successivamente ha voluto scindere la serata in una parte discorsiva ed una prettamente didattica ritagliando uno spazio finale alle domande e curiosità del pubblico. Prendendo come tema centrale il ruolo dell’Assistente Luca ha espresso una disamina di come dovrebbe approcciarsi alla gara un Assistente appunto. E nello schema che si è costruito ha riassunto, accompagnandoli con esempi pratici e vissuti, i momenti decisivi nella “concentrazione” con conseguentemente capacità di aspettarsi l’inaspettato; “l’allineamento” da individuare come forma mentis per mantenere credibilità; “collaborazione” sapendosi prendere le proprie responsabilità senza ingerenza; “tempismo” nelle decisioni, segnalazioni e comportamenti. Ed infine, ma non ultimo in ordine d’importanza, “coraggio, coraggio, coraggio” che si può tradurre nel seguire il proprio istinto se supportato dalle condizioni messe a fuoco precedentemente.
Nella seconda parte Luca ha “chiacchierato” con i colleghi mestrini mostrando i filmati di alcuni episodi che lo hanno riguardato e in cui ha cercato di far emergere, oltre al fatto regolamentare, le criticità e i virtuosismi delle sue decisioni, atteggiamenti e comportamenti.
A fine serata, prima di lasciarsi prendere dalle numerose domande della platea, Luca ha voluto, partendo proprio dalla sua esperienza, lanciare un monito rivolto specialmente agli Arbitri più giovani ossia saper accettare sempre e comunque il verdetto del campo senza tuttavia farsi alcuna preclusione perché l’ambizione è comunque prerogativa di un carattere “vincente”.
Vista l’importanza dell’evento, il Presidente Muriotto ha preso la parola solo per introdurre la serata presentando l’ospite e concedendo a quest’ultimo subito il microfono.
Luca, ormai di casa tra gli Associati mestrini, ha comunque ringraziato Mestre per l’invito e si è messo al lavoro con una disinvoltura non di certo da “esordiente” della categoria. Per prima cosa si è voluto ripresentare ai colleghi attraverso un curriculum ricco di momenti importanti, con alcune delusioni e molte soddisfazioni che si sono materializzate in un “crescendo” tecnico, comportamentale ed umano culminato appunto nell’immissione di questa estate nella C.A.N. A.
Successivamente ha voluto scindere la serata in una parte discorsiva ed una prettamente didattica ritagliando uno spazio finale alle domande e curiosità del pubblico. Prendendo come tema centrale il ruolo dell’Assistente Luca ha espresso una disamina di come dovrebbe approcciarsi alla gara un Assistente appunto. E nello schema che si è costruito ha riassunto, accompagnandoli con esempi pratici e vissuti, i momenti decisivi nella “concentrazione” con conseguentemente capacità di aspettarsi l’inaspettato; “l’allineamento” da individuare come forma mentis per mantenere credibilità; “collaborazione” sapendosi prendere le proprie responsabilità senza ingerenza; “tempismo” nelle decisioni, segnalazioni e comportamenti. Ed infine, ma non ultimo in ordine d’importanza, “coraggio, coraggio, coraggio” che si può tradurre nel seguire il proprio istinto se supportato dalle condizioni messe a fuoco precedentemente.
Nella seconda parte Luca ha “chiacchierato” con i colleghi mestrini mostrando i filmati di alcuni episodi che lo hanno riguardato e in cui ha cercato di far emergere, oltre al fatto regolamentare, le criticità e i virtuosismi delle sue decisioni, atteggiamenti e comportamenti.
A fine serata, prima di lasciarsi prendere dalle numerose domande della platea, Luca ha voluto, partendo proprio dalla sua esperienza, lanciare un monito rivolto specialmente agli Arbitri più giovani ossia saper accettare sempre e comunque il verdetto del campo senza tuttavia farsi alcuna preclusione perché l’ambizione è comunque prerogativa di un carattere “vincente”.