Riunione Tecnica con Gialuca Cariolato: "Il comportamento crea l'Arbitro!"
Nella consueta e sempre elegante cornice del Centro Cardinal Urbani di Zelarino le Sezioni di Venezia e Mestre si son nuovamente riunite per una sera, quella di lunedì 24 marzo. Come per la precedente del 28 gennaio con Daniele Orsato anche questa circostanza ha visto la presenza di un ospite “internazionale”, l’assistente Gianluca Cariolato di Legnago.
L’importanza della serata ha richiamato oltre a numerosi associati anche buona parte del Comitato Regionale. Ed è stato proprio il componente Carlo Angelelli il primo a prendere la parola portando i saluti del Presidente Bettin, assente per sopraggiunti impegni, e auspicando a nome di tutto il Comitato il massimo impegno da parte degli arbitri per questo intenso finale di stagione.
A seguire, prima di lasciar spazio all’ospite, si sono succeduti per gli onori di casa i due Presidenti di Sezione, Andrea Currie di Venezia e Giancarlo Muriotto di Mestre, i quali nel loro sintetico intervento hanno sottolineato la portata di questi appuntamenti inventandosi, scherzosamente ma non troppo, “l’Università Arbitrale”, come denominata dallo stesso Currie.
Il primo pensiero di Cariolato, dopo aver ringraziato le due Sezioni per la calorosa ospitalità ricevuta, è stato per l’AIA e la straordinaria opportunità che la nostra Associazione ha concesso ai suoi associati introducendo queste riunioni grazie alle quali si è potuta colmare quella seppur sottile distanza che comunque si avvertiva tra la base arbitrale e i fischietti di vertice. Sempre da un punto di vista associativo ha ricordato la sua formazione all’interno della Sezione che gli ha consentito di arrivare fino alla presidenza, durata per ben 2 mandati consecutivi. Un’esperienza, quella della partecipazione alla vita sezionale, che si è permesso di consigliare a tutti in quanto base fondante dell’associazione stessa ma anche come consolidamento di rapporti umani.
Entrando nel vivo della serata Cariolato ha preferito invertire l’ordine del suo intervento lasciando cioè prima spazio alle domande a cui far seguire i filmati didattici. E la scelta lo ha premiato in quanto richieste e curiosità dalla platea si sono susseguite in modo incalzante. Altrettanto precise e puntuali sono arrivate le risposte che l’assistente internazionale ha fornito divagando su più fronti: da quello prettamente tecnico arbitrale a quello tecnico associativo oltre, ma non ultimo per importanza, a quello umano personale. I pilastri secondo cui si deve concepire l’arbitraggio moderno sono per Cariolato tanto l’aspetto regolamentare quanto l’atletico senza trascurare quello comportamentale che qualifica l’essere arbitro sia dentro che fuori il terreno di gioco. Chiaramente per eccellere è necessario uno sforzo ulteriore che per Gianluca si traduce in una meticolosa cura del particolare.
Nell’ultima parte della riunione sono stati proposti degli episodi di recenti gare della massima serie nazionale in cui si sono potute apprezzare le ultime novità regolamentari relative al fuorigioco che hanno stimolato un vivo interesse in aula e grazie alle quali, col supporto tecnico dell’ospite e con le valutazioni in campo degli assistenti, si è potuta far ancora più chiarezza sull’interpretazione di questo cambio normativo.
La serata ha avuto il degno epilogo con un omaggio in vetro consegnato al collega Cariolato dai Presidenti di Venezia e Mestre, con il saluto finale di Andrea Currie che riprendendo l’intervento iniziale, ha rinnovato l’impegno comune per serate come questa, dando appuntamento a tutti al prossimo “Anno Accademico”.
L’importanza della serata ha richiamato oltre a numerosi associati anche buona parte del Comitato Regionale. Ed è stato proprio il componente Carlo Angelelli il primo a prendere la parola portando i saluti del Presidente Bettin, assente per sopraggiunti impegni, e auspicando a nome di tutto il Comitato il massimo impegno da parte degli arbitri per questo intenso finale di stagione.
A seguire, prima di lasciar spazio all’ospite, si sono succeduti per gli onori di casa i due Presidenti di Sezione, Andrea Currie di Venezia e Giancarlo Muriotto di Mestre, i quali nel loro sintetico intervento hanno sottolineato la portata di questi appuntamenti inventandosi, scherzosamente ma non troppo, “l’Università Arbitrale”, come denominata dallo stesso Currie.
Il primo pensiero di Cariolato, dopo aver ringraziato le due Sezioni per la calorosa ospitalità ricevuta, è stato per l’AIA e la straordinaria opportunità che la nostra Associazione ha concesso ai suoi associati introducendo queste riunioni grazie alle quali si è potuta colmare quella seppur sottile distanza che comunque si avvertiva tra la base arbitrale e i fischietti di vertice. Sempre da un punto di vista associativo ha ricordato la sua formazione all’interno della Sezione che gli ha consentito di arrivare fino alla presidenza, durata per ben 2 mandati consecutivi. Un’esperienza, quella della partecipazione alla vita sezionale, che si è permesso di consigliare a tutti in quanto base fondante dell’associazione stessa ma anche come consolidamento di rapporti umani.
Entrando nel vivo della serata Cariolato ha preferito invertire l’ordine del suo intervento lasciando cioè prima spazio alle domande a cui far seguire i filmati didattici. E la scelta lo ha premiato in quanto richieste e curiosità dalla platea si sono susseguite in modo incalzante. Altrettanto precise e puntuali sono arrivate le risposte che l’assistente internazionale ha fornito divagando su più fronti: da quello prettamente tecnico arbitrale a quello tecnico associativo oltre, ma non ultimo per importanza, a quello umano personale. I pilastri secondo cui si deve concepire l’arbitraggio moderno sono per Cariolato tanto l’aspetto regolamentare quanto l’atletico senza trascurare quello comportamentale che qualifica l’essere arbitro sia dentro che fuori il terreno di gioco. Chiaramente per eccellere è necessario uno sforzo ulteriore che per Gianluca si traduce in una meticolosa cura del particolare.
Nell’ultima parte della riunione sono stati proposti degli episodi di recenti gare della massima serie nazionale in cui si sono potute apprezzare le ultime novità regolamentari relative al fuorigioco che hanno stimolato un vivo interesse in aula e grazie alle quali, col supporto tecnico dell’ospite e con le valutazioni in campo degli assistenti, si è potuta far ancora più chiarezza sull’interpretazione di questo cambio normativo.
La serata ha avuto il degno epilogo con un omaggio in vetro consegnato al collega Cariolato dai Presidenti di Venezia e Mestre, con il saluto finale di Andrea Currie che riprendendo l’intervento iniziale, ha rinnovato l’impegno comune per serate come questa, dando appuntamento a tutti al prossimo “Anno Accademico”.