Coverciano 2011: Mestre al Raduno CAN A

Dal 5 al 7 maggio 2011 si è tenuto al Centro Tecnico Federale di Coverciano (FI) il consueto Raduno della CAN A: si trattava del penultimo Raduno (solo per arbitri) programmato per la stagione sportiva che sta volgendo al termine. Oltre agli arbitri della massima Serie italiana, alla Commissione e ai collaboratori hanno partecipato al Raduno anche tre associati mestrini: Filippo Faggian, Valentino Gardi e Francesco Zingarlini vincitori di un premio messo in palio dalla Sezione. Infatti, ad inizio Stagione, il Presidente sezionale Giancarlo Muriotto e il Consiglio direttivo avevano deciso di premiare con questo soggiorno gli associati che avessero portato al Corso Arbitri almeno due amici.
Trattati come i colleghi della Serie A, i tre ragazzi mestrini hanno vissuto il Raduno in tutti i suoi momenti partecipando a tutte le riunioni tecniche, agli allenamenti e ai momenti di relax e aggregazione potendo conoscere personalmente tutti i presenti. Un’occasione del genere, a detta dei presenti, non capitava da tempo.
L’avventura a Coverciano è iniziata la mattina di giovedì 5 maggio quando, in treno, i tre ragazzi si sono diretti a Firenze; pranzo veloce e poi un piccolo giro per la città ammirandone la bellezza artistica e la frizzante vitalità. Nel tardo pomeriggio, come da programma, l’arrivo in autobus al Centro Tecnico Federale: ad accoglierli nella sala d’aspetto il Segretario della CAN Fabio Marinelli e il Vice Commissario Gennaro Borriello.
Il primo vero contatto con gli arbitri della Serie A è avvenuto durante la cena: primo tra tutti ad accogliere gli ospiti mestrini è stato Sebastiano Peruzzo che da poco aveva fatto visita alla Sezione e aveva riconosciuto i volti dei colleghi; successivamente tra strette di mano e sorrisi è avvenuta la conoscenza di tutti gli altri presenti. La cena, preparata sotto la supervisione del cuoco della Nazionale, si è consumata a tavola con i colleghi della CAN A ed è stato piacevole per i ragazzi ascoltare i racconti delle esperienze vissute e ascoltare il fitto scambio di opinioni e battute. La prima sera si è conclusa in maniera molto tranquilla guardando in televisione le semifinali di Europa League (in una delle quali erano impegnati 4 arbitri e 2 assistenti italiani) in compagnia di Gennaro Borriello, Fabio Marinelli, Gabriele Gava e Paolo Mazzoleni .
La mattina di venerdì 6 maggio è iniziata presto: dopo la colazione, subito l’allenamento sul campo, momento di grande condivisione in cui, sotto il sole cocente, risate, battute, domande reciproche e racconti non sono mai mancati nonostante la fatica. Diretto dal professor Carlo Castagna alla presenza del dottor Angelo Pizzi, l’allenamento collettivo è durato circa un’ora e un quarto. Il programma della giornata prevedeva, a seguire, la riunione introduttiva tenuta da Stefano Braschi: seduti nell’aula multimediale del Centro il Commissario della CAN A ha dato il benvenuto ai tre ospiti invitandoli a portare il suo saluto e quello di tutta la Commissione all’intera Sezione di Mestre, poi è iniziata la riunione vera e propria. Stefano Braschi, insieme a Gennaro Borriello e Alessandro Stagnoli, ha fatto il punto sulla situazione del Campionato e sulle recenti prestazioni dei “suoi” arbitri. L’incontro ha avuto un carattere abbastanza generale rimandando alla lezione del pomeriggio le analisi puntuali sui singoli casi e sugli episodi.
Dopo pranzo i tre ragazzi mestrini hanno fatto visita al Museo del Calcio presente all’interno del Centro Tecnico Federale: conservati nelle sue stanze c’erano tutti i pezzi della storia dell’Italia del Calcio dagli albori sino ad oggi. Fotografie, maglie, gagliardetti, coppe e trofei senza tempo sono raccolti e conservati lì, a Coverciano; come ha spiegato ai tre ospiti il direttore del Museo Fino Fini tutte le opere conservate nel Museo sono frutto di donazioni e contribuiscono a mantenere immortale il ricordo di una parte della storia dell’Italia.
Finita la visita al Museo è stata la volta della seconda lezione di Stefano Braschi: una lezione che si è addentrata molto di più sull’aspetto tecnico grazie alla proiezioni dei filmati riguardanti gli episodi delle precedenti giornate di Campionato. In ogni momento si poteva alzare la mano e chiedere spiegazioni o condividere delle perplessità: questa opportunità è stata data anche ai giovani ospiti mestrini che hanno potuto relazionarsi alla pari dei loro colleghi.
Anche il sabato si è aperto con una seduta mattutina di allenamento questa volta differenziato a seconda delle esigenze dei singoli arbitri; il gruppo si è diviso in tre aree di lavoro differente: un lavoro leggero per gli arbitri con la partita il giorno seguente, un lavoro di “scarico” per i quattro colleghi tornati la sera prima dalla trasferta in Europa League e un allenamento normale per i rimanenti. Prima di pranzo l’ultima breve riunione in cui Stefano Braschi e la Commissione hanno tirato le somme del Raduno e hanno salutato tutti ufficialmente.
“Una grande esperienza tecnica e umana” così i tre ragazzi che hanno partecipato al Raduno hanno descritto il loro viaggio una volta rientrati a casa.