Serata di gala al Casinò di Venezia. Ospiti d’onore gli Arbitri Mestrini.
Così si è celebrata la consueta festa annuale della nostra Sezione.
Data storica quella del 24 aprile 2008, un giovedì prefestivo che ha visto la presenza di oltre 120 associati, 50 tra familiari ed amici e una ventina di ospiti per un totale che ha sfiorato le 200 unità.
Un’affluenza così massiccia che l’intero primo piano di Cà Vendramin Calergi è stato totalmente dedicato alla nostra manifestazione. Oltre al Salone, che vanta già una cospicua capienza, si sono dovute allestite anche le sale laterali. Quelle di sinistra, sala Caminetto e sala Regia dedicate al buffet e quella di destra, sala Cuori d’Oro, riservata ai nostri associati coi quali ci scusiamo per la sistemazione defilata ma che speriamo sia stata ripagata col fascino di una delle sale più prestigiose dell’intero edificio del 700.
Il contesto veneziano in una tipica giornata primaverile ha contribuito a rendere irresistibile il richiamo verso questo attesissimo appuntamento nonostante le reali scomodità che la trasferta in laguna sovente comporta. Un’ulteriore dimostrazione dell’attaccamento verso questa Sezione.
Al Casinò di Venezia va tutto il nostro ringraziamento per aver contribuito in maniera decisiva a rendere questo evento indimenticabile. L’organizzazione, capeggiata dal nostro ex associato Mauro Tonello, si è distinta soprattutto per la disponibilità, l’ospitalità ed il trattamento di favore offertoci.
E noi abbiamo risposto alla nostra maniera, con stile e disciplina. Chi in auto, chi in bus, chi in treno, in vaporetto o più semplicemente a piedi, assorto dalle bellezze architettoniche di Strada Nova e accumulando il dovuto appetito in vista dell’apertura dei coperchi: tutti puntuali all’appuntamento al cospetto del sontuoso palazzo, pure Bonso di recente rimpatrio dai lidi britannici.
Tutti curati ed eleganti, a parte qualche t-shirt griffata Drumea che sfilava incurante delle nostre raccomandazioni sull’abbigliamento.
Tutti riconoscibili, eccezion fatta per qualche distratto pseudo discobolo che insoddisfatto del proprio allenamento quotidiano è stato costretto a volgere verso piazzale Roma per riappropriarsi del documento d’identità indispensabile per l’accesso alle sale da gioco.
Tutti sorridenti, a volte goliardici, come quelli del Calcio a 5 giunti con la “navetta” in omaggio dell’omonima prova atletica. Ma questo era lo spirito con cui affrontare la serata. Uno spirito a cui non si sono sottratti nemmeno coloro che al mattino seguente hanno profuso le loro residue energie nella galoppata amatoriale di Quarto d’Altino dove si sono distinti i vari Papandrea, Reato, Basato e Pulliero.
La compagnia, dopo i convenevoli di rito, è stata richiamata all’interno da un fischio improvviso emesso da un altrettanto improvvisato arbitro. Dal Portego al pian terreno gli invitati hanno avuto accesso alla Sala da pranzo tramite lo Scalone, ai cui piedi due incantevoli hostess dalla balconata prominente suggerivano l’ubicazione di tavoli e posti a sedere. E nessun gentiluomo si è sottratto dal chiedere delucidazioni, come ben codificato dal galateo presidenziale!
Far accomodare 200 persone non è stata impresa agevole, soprattutto per via delle defezioni, notificate o meno, giunte all’ultimo minuto. Un grazie quindi a tutti coloro che pazientemente hanno collaborato all’uopo di rendere meno problematico questo smistamento che Samuele Bottacin ha pianificato con la dovuta cura e con la solita sua abnegazione. Ne è risultato uno quadro incredibilmente suggestivo, con tavolate ampie e ben assortite, esaltate dal contesto generale estremamente lussuoso delle sale in cui ben si inseriva la proiezione del recente raduno sezionale pre campionato di Roncegno. Il nostro carattere ha poi fatto il resto.
Alla serata hanno partecipato anche ospiti di rilievo, sia arbitrale che politico. Nella tavolata “Stevanato” sedevano, oltre a Giovanni, i colleghi arbitri della Can Gabriele Gava di Conegliano e Andrea Romeo di Verona, quest’ultimo accompagnato dalla moglie, e gli Assistenti sempre della Can Roberto Carrer di Conegliano, Simone Manzini di Verona, Andrea Padovan di Conegliano e Giannantonio Puggiotto di Chioggia con signora.
Nella tavolata presidenziale, oltre al Presidente di Mestre Fabio De Gaspari, il Presidente del CRA Veneto Tarcisio Serena con il vice Antonio Zappi e il componente Paolo Mariuzzo, il Presidente della Sezione di Venezia Gianfranco Perinello ed il Presidente del Comitato di Venezia della FIGC Ferruccio Scarpa.
Tra le personalità del mondo extra sportivo il Direttore Generale del Casinò di Venezia Dott. Carlo Pagan, che ha preso la parola per primo, decantando orgogliosamente un po di storia e la bellezza del palazzo che ci ospitava, accogliendo con estremo calore gli ospiti e augurando a tutti una piacevole serata e l’Assessore al Turismo del Comune di Venezia Avv. Augusto Salvadori che ha poi ricevuto il microfono ricordando le sue esperienze da calciatore e arbitro e suscitando nella platea una insospettabile approvazione culminata con uno scrosciante applauso ed un bis a metà serata. Tra i presenti anche l’amministratore delegato de “Il Gazzettino” dott. Franco Fontana, con signora ed il Direttore ai giochi del Casinò di Venezia Franco Malvestito. Nel mezzo anche il breve intervento della Professoressa Mariagrazia Madricardo, che ringraziamo per la presenza, consigliera Provinciale in rappresentanza dell’assessore provinciale allo sport Rita Zanutel.
Il languore dell’ora fatidica presagiva che era tempo di aprire le danze gastronomiche e così è scattato il tipico sprint verso i vassoi tracotanti di pietanze invitanti. Una competizione questa nella quale gli arbitri non si fanno mai trovare impreparati e che con grande preparazione hanno saputo svolgere in maniera impeccabile anche in questa circostanza.
Ad un tratto le portate hanno sospeso il loro dionisiaco pellegrinaggio: ad impadronirsi dell’attenzione e del microfono è stato l’inossidabile presentatore nonché showman Massimo Comelato. Ha così presentato i vari ospiti, ringraziati della loro presenza e partecipazione ed ha ricordato le recenti scomparse del nostro associato A.B. Mario Rorato e del Presidente Onorario della sezione di Venezia A.B. Giorgio Simone, simboli storici e uomini stimatissimi nel panorama arbitrale e non solo. Dopo questo doveroso omaggio, il presentatore ha proseguito affrontando il momento clou, quello delle premiazioni.
A ricevere gli onori è stato principalmente il nostro beneamato Presidente, Fabio De Gaspari, premiato con la medaglia d’argento per i 25 anni di fedeltà alla nostra Associazione. Il buon Fabio ne ha quindi approfittato per un breve ma doveroso discorso nel quale ha ufficializzato la fine del suo mandato a fine stagione sportiva ed ha ricordato con estremo orgoglio i risultati raggiunti sotto la sua pluriennale gestione, ultimo su tutti la nomina di un Arbitro Internazionale, Luca Giacomin nel Calcio a 5, che a Mestre non avveniva dai tempi di Aurelio Angonese. Una eredità assai pesante per il nuovo Presidente che verrà eletto a breve. Ma con la convinzione che tra passato e futuro ci sia un presente che garantirà un continuum in questo fisiologico avvicendamento.
La lista dei premiati annovera altre importanti figure così schematizzata:
Premio Bruno Michieletto ALESSANDRO CORNAGLIA
Premio Miglior Osservatore Arbitrale GIANCARLO PASQUALI
Premio Dirigente Sezionale MASSIMILIANO BONSO
Premio Miglior Assistente Arbitrale CRISTIAN ZARA
Premio Miglior Arbitro Calcio a 5 ALESSIO CHIUSSO
Premio Arbitro Anziano FILIPPO TOMAELLO
Premio alla carriera ALESSANDRO DA CANAL
Premio Flavio De Carli MAKSUT DZEZMI
Un riconoscimento fuori programma è stato dato all’ex associato di Mestre, Alberto Salvo che fedele negli anni è sempre stato presente alle nostre feste a dimostrazione dell’affetto che nutre ancora per i suoi ex colleghi mestrini. Tutti gli sguardi erano rivolti verso il palchetto centrale, celebrativa di ogni associato. Purtroppo la sala Cuori D’Oro è stata un po’ sacrificata per via dell’audio assente che ha costretto molti associati all’attesa in piedi sull’uscio per godere del topico momento. Con molto rammarico ce ne scusiamo e contemporaneamente vogliamo ringraziarli per aver contribuito attivamente al buon andamento delle proclamazioni e della serata.
Al termine dei riconoscimenti i più precoci stavano già addolcendo il palato coi dessert mentre qualche sparuto individuo, dalla digestione meno solerte, setacciava ancora i vassoi alla ricerca di avanzi commestibili. Impresa assai ardua visto l’enorme successo avuto dal banchetto, efficacemente testimoniato dalla prominenza addominale del notoriamente sobrio Designatore culminata con il collasso parziale dei bottoni della sua camicia. La parte ufficiale della festa culminava con la doverosa consegna alle signore del “Boccolo” gesto oltre che gentile, commemorativo del 25 aprile, San Marco Patrono di Venezia.
La ciliegina sulla torta si concretizzava nella possibilità di accedere ai tavoli da gioco dove il gruppo evergreen capitanato da Gagetta sfidava la sorte al Black Jack seguendo le precise indicazioni dell’esperto in materia Tescione. Il verdetto sanciva il trionfo dei nostri e per l’euforia l’ottimo Fusari decideva di saldare il debito con la Dea Bendata ordinando alcuni caffè. Mossa che come effetto immediato ha visto il bilancio della giocata drasticamente giungere in pareggio! Anche questi sono momenti da inserire nel repertorio delle cronache sezionali, una bacheca virtuale fatta di aneddoti e racconti verosimili che si aggiunge a tutti quei fatti documentati che la Sezione gelosamente custodisce nei propri locali.
La vita da atleti e sportivi, nonostante la giornata prefestiva, suggeriva ben presto il rientro verso le proprie dimore anche se il fascino dell’ambiente e l’euforia generale non facilitavano un rapido esodo.
La serata si è quindi consumata all’insegna della formalità in clima comunque di giubilo dove a trovare spazio è stato soprattutto il fare associazione. Una prerogativa che non è mancata neppure in questa occasione, dove le molte richieste di partecipazione hanno intimato agli organizzatori la modifica delle soluzioni logistiche iniziali con le inevitabili ripercussioni scaturite nelle lacune precedentemente illustrate. Per fare posto a tutti senza precludere la presenza di nessuno abbiamo dovuto giocoforza penalizzare alcuni. A questi ultimi rinnoviamo le nostre più sentite scuse confidando nella loro comprensione per una situazione di emergenza creatasi al fine di aprire le porte della nostra Associazione al maggior numero di interessati.
Un ringraziamento caloroso a tutti per il comportamento impeccabile tenuto durante tutta la serata ed uno doveroso al Casinò di Venezia per aver reso tangibili i nostri sogni.
LE JEUX SON FAIT. Appuntamento alla prossima festa della Sezione di Mestre.
Data storica quella del 24 aprile 2008, un giovedì prefestivo che ha visto la presenza di oltre 120 associati, 50 tra familiari ed amici e una ventina di ospiti per un totale che ha sfiorato le 200 unità.
Un’affluenza così massiccia che l’intero primo piano di Cà Vendramin Calergi è stato totalmente dedicato alla nostra manifestazione. Oltre al Salone, che vanta già una cospicua capienza, si sono dovute allestite anche le sale laterali. Quelle di sinistra, sala Caminetto e sala Regia dedicate al buffet e quella di destra, sala Cuori d’Oro, riservata ai nostri associati coi quali ci scusiamo per la sistemazione defilata ma che speriamo sia stata ripagata col fascino di una delle sale più prestigiose dell’intero edificio del 700.
Il contesto veneziano in una tipica giornata primaverile ha contribuito a rendere irresistibile il richiamo verso questo attesissimo appuntamento nonostante le reali scomodità che la trasferta in laguna sovente comporta. Un’ulteriore dimostrazione dell’attaccamento verso questa Sezione.
Al Casinò di Venezia va tutto il nostro ringraziamento per aver contribuito in maniera decisiva a rendere questo evento indimenticabile. L’organizzazione, capeggiata dal nostro ex associato Mauro Tonello, si è distinta soprattutto per la disponibilità, l’ospitalità ed il trattamento di favore offertoci.
E noi abbiamo risposto alla nostra maniera, con stile e disciplina. Chi in auto, chi in bus, chi in treno, in vaporetto o più semplicemente a piedi, assorto dalle bellezze architettoniche di Strada Nova e accumulando il dovuto appetito in vista dell’apertura dei coperchi: tutti puntuali all’appuntamento al cospetto del sontuoso palazzo, pure Bonso di recente rimpatrio dai lidi britannici.
Tutti curati ed eleganti, a parte qualche t-shirt griffata Drumea che sfilava incurante delle nostre raccomandazioni sull’abbigliamento.
Tutti riconoscibili, eccezion fatta per qualche distratto pseudo discobolo che insoddisfatto del proprio allenamento quotidiano è stato costretto a volgere verso piazzale Roma per riappropriarsi del documento d’identità indispensabile per l’accesso alle sale da gioco.
Tutti sorridenti, a volte goliardici, come quelli del Calcio a 5 giunti con la “navetta” in omaggio dell’omonima prova atletica. Ma questo era lo spirito con cui affrontare la serata. Uno spirito a cui non si sono sottratti nemmeno coloro che al mattino seguente hanno profuso le loro residue energie nella galoppata amatoriale di Quarto d’Altino dove si sono distinti i vari Papandrea, Reato, Basato e Pulliero.
La compagnia, dopo i convenevoli di rito, è stata richiamata all’interno da un fischio improvviso emesso da un altrettanto improvvisato arbitro. Dal Portego al pian terreno gli invitati hanno avuto accesso alla Sala da pranzo tramite lo Scalone, ai cui piedi due incantevoli hostess dalla balconata prominente suggerivano l’ubicazione di tavoli e posti a sedere. E nessun gentiluomo si è sottratto dal chiedere delucidazioni, come ben codificato dal galateo presidenziale!
Far accomodare 200 persone non è stata impresa agevole, soprattutto per via delle defezioni, notificate o meno, giunte all’ultimo minuto. Un grazie quindi a tutti coloro che pazientemente hanno collaborato all’uopo di rendere meno problematico questo smistamento che Samuele Bottacin ha pianificato con la dovuta cura e con la solita sua abnegazione. Ne è risultato uno quadro incredibilmente suggestivo, con tavolate ampie e ben assortite, esaltate dal contesto generale estremamente lussuoso delle sale in cui ben si inseriva la proiezione del recente raduno sezionale pre campionato di Roncegno. Il nostro carattere ha poi fatto il resto.
Alla serata hanno partecipato anche ospiti di rilievo, sia arbitrale che politico. Nella tavolata “Stevanato” sedevano, oltre a Giovanni, i colleghi arbitri della Can Gabriele Gava di Conegliano e Andrea Romeo di Verona, quest’ultimo accompagnato dalla moglie, e gli Assistenti sempre della Can Roberto Carrer di Conegliano, Simone Manzini di Verona, Andrea Padovan di Conegliano e Giannantonio Puggiotto di Chioggia con signora.
Nella tavolata presidenziale, oltre al Presidente di Mestre Fabio De Gaspari, il Presidente del CRA Veneto Tarcisio Serena con il vice Antonio Zappi e il componente Paolo Mariuzzo, il Presidente della Sezione di Venezia Gianfranco Perinello ed il Presidente del Comitato di Venezia della FIGC Ferruccio Scarpa.
Tra le personalità del mondo extra sportivo il Direttore Generale del Casinò di Venezia Dott. Carlo Pagan, che ha preso la parola per primo, decantando orgogliosamente un po di storia e la bellezza del palazzo che ci ospitava, accogliendo con estremo calore gli ospiti e augurando a tutti una piacevole serata e l’Assessore al Turismo del Comune di Venezia Avv. Augusto Salvadori che ha poi ricevuto il microfono ricordando le sue esperienze da calciatore e arbitro e suscitando nella platea una insospettabile approvazione culminata con uno scrosciante applauso ed un bis a metà serata. Tra i presenti anche l’amministratore delegato de “Il Gazzettino” dott. Franco Fontana, con signora ed il Direttore ai giochi del Casinò di Venezia Franco Malvestito. Nel mezzo anche il breve intervento della Professoressa Mariagrazia Madricardo, che ringraziamo per la presenza, consigliera Provinciale in rappresentanza dell’assessore provinciale allo sport Rita Zanutel.
Il languore dell’ora fatidica presagiva che era tempo di aprire le danze gastronomiche e così è scattato il tipico sprint verso i vassoi tracotanti di pietanze invitanti. Una competizione questa nella quale gli arbitri non si fanno mai trovare impreparati e che con grande preparazione hanno saputo svolgere in maniera impeccabile anche in questa circostanza.
Ad un tratto le portate hanno sospeso il loro dionisiaco pellegrinaggio: ad impadronirsi dell’attenzione e del microfono è stato l’inossidabile presentatore nonché showman Massimo Comelato. Ha così presentato i vari ospiti, ringraziati della loro presenza e partecipazione ed ha ricordato le recenti scomparse del nostro associato A.B. Mario Rorato e del Presidente Onorario della sezione di Venezia A.B. Giorgio Simone, simboli storici e uomini stimatissimi nel panorama arbitrale e non solo. Dopo questo doveroso omaggio, il presentatore ha proseguito affrontando il momento clou, quello delle premiazioni.
A ricevere gli onori è stato principalmente il nostro beneamato Presidente, Fabio De Gaspari, premiato con la medaglia d’argento per i 25 anni di fedeltà alla nostra Associazione. Il buon Fabio ne ha quindi approfittato per un breve ma doveroso discorso nel quale ha ufficializzato la fine del suo mandato a fine stagione sportiva ed ha ricordato con estremo orgoglio i risultati raggiunti sotto la sua pluriennale gestione, ultimo su tutti la nomina di un Arbitro Internazionale, Luca Giacomin nel Calcio a 5, che a Mestre non avveniva dai tempi di Aurelio Angonese. Una eredità assai pesante per il nuovo Presidente che verrà eletto a breve. Ma con la convinzione che tra passato e futuro ci sia un presente che garantirà un continuum in questo fisiologico avvicendamento.
La lista dei premiati annovera altre importanti figure così schematizzata:
Premio Bruno Michieletto ALESSANDRO CORNAGLIA
Premio Miglior Osservatore Arbitrale GIANCARLO PASQUALI
Premio Dirigente Sezionale MASSIMILIANO BONSO
Premio Miglior Assistente Arbitrale CRISTIAN ZARA
Premio Miglior Arbitro Calcio a 5 ALESSIO CHIUSSO
Premio Arbitro Anziano FILIPPO TOMAELLO
Premio alla carriera ALESSANDRO DA CANAL
Premio Flavio De Carli MAKSUT DZEZMI
Un riconoscimento fuori programma è stato dato all’ex associato di Mestre, Alberto Salvo che fedele negli anni è sempre stato presente alle nostre feste a dimostrazione dell’affetto che nutre ancora per i suoi ex colleghi mestrini. Tutti gli sguardi erano rivolti verso il palchetto centrale, celebrativa di ogni associato. Purtroppo la sala Cuori D’Oro è stata un po’ sacrificata per via dell’audio assente che ha costretto molti associati all’attesa in piedi sull’uscio per godere del topico momento. Con molto rammarico ce ne scusiamo e contemporaneamente vogliamo ringraziarli per aver contribuito attivamente al buon andamento delle proclamazioni e della serata.
Al termine dei riconoscimenti i più precoci stavano già addolcendo il palato coi dessert mentre qualche sparuto individuo, dalla digestione meno solerte, setacciava ancora i vassoi alla ricerca di avanzi commestibili. Impresa assai ardua visto l’enorme successo avuto dal banchetto, efficacemente testimoniato dalla prominenza addominale del notoriamente sobrio Designatore culminata con il collasso parziale dei bottoni della sua camicia. La parte ufficiale della festa culminava con la doverosa consegna alle signore del “Boccolo” gesto oltre che gentile, commemorativo del 25 aprile, San Marco Patrono di Venezia.
La ciliegina sulla torta si concretizzava nella possibilità di accedere ai tavoli da gioco dove il gruppo evergreen capitanato da Gagetta sfidava la sorte al Black Jack seguendo le precise indicazioni dell’esperto in materia Tescione. Il verdetto sanciva il trionfo dei nostri e per l’euforia l’ottimo Fusari decideva di saldare il debito con la Dea Bendata ordinando alcuni caffè. Mossa che come effetto immediato ha visto il bilancio della giocata drasticamente giungere in pareggio! Anche questi sono momenti da inserire nel repertorio delle cronache sezionali, una bacheca virtuale fatta di aneddoti e racconti verosimili che si aggiunge a tutti quei fatti documentati che la Sezione gelosamente custodisce nei propri locali.
La vita da atleti e sportivi, nonostante la giornata prefestiva, suggeriva ben presto il rientro verso le proprie dimore anche se il fascino dell’ambiente e l’euforia generale non facilitavano un rapido esodo.
La serata si è quindi consumata all’insegna della formalità in clima comunque di giubilo dove a trovare spazio è stato soprattutto il fare associazione. Una prerogativa che non è mancata neppure in questa occasione, dove le molte richieste di partecipazione hanno intimato agli organizzatori la modifica delle soluzioni logistiche iniziali con le inevitabili ripercussioni scaturite nelle lacune precedentemente illustrate. Per fare posto a tutti senza precludere la presenza di nessuno abbiamo dovuto giocoforza penalizzare alcuni. A questi ultimi rinnoviamo le nostre più sentite scuse confidando nella loro comprensione per una situazione di emergenza creatasi al fine di aprire le porte della nostra Associazione al maggior numero di interessati.
Un ringraziamento caloroso a tutti per il comportamento impeccabile tenuto durante tutta la serata ed uno doveroso al Casinò di Venezia per aver reso tangibili i nostri sogni.
LE JEUX SON FAIT. Appuntamento alla prossima festa della Sezione di Mestre.