Riunione con l'assistente di Serie A Luca Mondin

Serata di prestigio quella di lunedì 10 febbraio 2025 in quanto la Sezione di Mestre ha avuto il piacere di ospitare Luca Mondin della Sezione di Treviso, assistente alla Commissione Arbitri Nazionale di Serie A e B.
Luca, ha aperto la sua lezione tecnica con un discorso motivazionale: “Bisogna porsi un obiettivo, bisogna sapere che cosa vogliamo e dove vogliamo arrivare. Per raggiungere un obiettivo devo conoscere la strada ed essa contempla duro allenamento, studio delle regole e pazienza. Ultimo elemento ma non meno importante: non bisogna avere paura di fallire, ognuno di noi deve essere convinto dei propri mezzi e ognuno deve credere in se stesso, Queste cose fanno l'arbitro e chi ha queste caratteristiche è il numero uno”.
Mondin continua il suo discorso incitando i giovani fischietti ad inseguire con resilienza e perseveranza i propri obiettivi. La resilienza, infatti, è la parola chiave: nel mondo dell'arbitraggio è una qualità fondamentale per affrontare le difficoltà e le pressioni che caratterizzano questo ruolo. Gli arbitri sono costantemente sotto l’occhio critico del pubblico, dei giocatori e degli allenatori e ogni loro decisione può essere oggetto di discussione. La resilienza permette agli arbitri di mantenere la calma e la lucidità anche in situazioni di grande stress, permettendo il miglioramento della propria performance e lo sviluppo di una mentalità forte in modo tale da affrontare con determinazione le sfide che ogni partita porta con sé. La capacità di rialzarsi dopo un errore, di imparare dalle esperienze passate e di adattarsi alle diverse situazioni è ciò che distingue un arbitro di successo. L’ospite termina il discorso rimarcando il concetto di “Il raggiungimento dei propri obiettivi non è altro che la somma dei propri fallimenti”, poiché è fondamentale fare errori per poter crescere e migliorare.
Infine Luca ha condiviso dei video di alcune partite dove ha assistito e li ha fatti analizzare ai giovani fischietti. I video mostravano alcuni errori fatti dal collega con lo scopo di spiegare in maniera pratica il modo di porsi in determinate situazioni e mostrando anche eventuali vulnerabilità che può colpire l’arbitro, come la gestione di proteste o decisioni a primo impatto corrette che alla fine si rivelano errate.
Luca, ha aperto la sua lezione tecnica con un discorso motivazionale: “Bisogna porsi un obiettivo, bisogna sapere che cosa vogliamo e dove vogliamo arrivare. Per raggiungere un obiettivo devo conoscere la strada ed essa contempla duro allenamento, studio delle regole e pazienza. Ultimo elemento ma non meno importante: non bisogna avere paura di fallire, ognuno di noi deve essere convinto dei propri mezzi e ognuno deve credere in se stesso, Queste cose fanno l'arbitro e chi ha queste caratteristiche è il numero uno”.
Mondin continua il suo discorso incitando i giovani fischietti ad inseguire con resilienza e perseveranza i propri obiettivi. La resilienza, infatti, è la parola chiave: nel mondo dell'arbitraggio è una qualità fondamentale per affrontare le difficoltà e le pressioni che caratterizzano questo ruolo. Gli arbitri sono costantemente sotto l’occhio critico del pubblico, dei giocatori e degli allenatori e ogni loro decisione può essere oggetto di discussione. La resilienza permette agli arbitri di mantenere la calma e la lucidità anche in situazioni di grande stress, permettendo il miglioramento della propria performance e lo sviluppo di una mentalità forte in modo tale da affrontare con determinazione le sfide che ogni partita porta con sé. La capacità di rialzarsi dopo un errore, di imparare dalle esperienze passate e di adattarsi alle diverse situazioni è ciò che distingue un arbitro di successo. L’ospite termina il discorso rimarcando il concetto di “Il raggiungimento dei propri obiettivi non è altro che la somma dei propri fallimenti”, poiché è fondamentale fare errori per poter crescere e migliorare.
Infine Luca ha condiviso dei video di alcune partite dove ha assistito e li ha fatti analizzare ai giovani fischietti. I video mostravano alcuni errori fatti dal collega con lo scopo di spiegare in maniera pratica il modo di porsi in determinate situazioni e mostrando anche eventuali vulnerabilità che può colpire l’arbitro, come la gestione di proteste o decisioni a primo impatto corrette che alla fine si rivelano errate.